Donatella Versace porta cambiamento anche in Haute Couture. E lo fa a modo suo. Tra femminilità e sensualità. E come al solito gli riesce bene.
Donatella Versace non porta in passerella la classica donna ufficio e famiglia. Veste una donna raffinata e realizzata che proietta tutto ciò con l’abbigliamento. Una donna sicura di se stessa, punto forte delle collezioni Versace. Abiti che lasciano senza fiato dalla bellezza, e che, sinceramente parlando, mi piacerebbe molto avere nell’armadio.
Donatella Versace propone una collezione in cui romanticismo va di pari passo con elegante, passando per outfit ad alto tasso di seduzione. E’ stata capace di rendere contemporanei pezzi storici, in perfetto stile anni Cinquanta ma modernizzato del tutto, cogliendone gli elementi più glam.
Sfilano in passerella abiti con ampi tagli frontali, altri abiti che coprono una gamba sola, molto sensuali( indossato bianco da J. Lo presente alla sfilata). Giacche tagliate a metà, trattenute da corsetti con cinghie dorate, gonne che hanno tagli che scopro i fianchi. Tutto ciò permesso da tessuti rigidi scelti appositamente per giocare con la volumetria che si contrappone a capi attillati, per giochi unici che rendono la linea davvero sontuosa.
Donatella Versace propone abiti con tagli a t-shirt, tagliati e drappeggiati con effetti tanto particolari che esistono per mostrare la pelle sotto il tessuto.
Pellicce a cappotto, blu notte, in organza sfilacciata con intarsi di visone e metal mesh cristalli realizzato in esclusiva per Versace da Swarovski.
E poi ancora, ricami di colori degradè, con nylon semi trasparente per tasche metal mesh anch’esse di cristalli che si appoggiano sensualmente al corpo. Le creazioni da sera sono voluminose, in doppia duchesse di seta modellata al silicone.
Bellissimo anche come è stato rivisitazione della sartoria maschile.
Si può concludere dicendo che la collezione Atelier Versace è geniale, strepitosa ed ingorgoglisce il made in Italy. La pensate come me?