Puntuale come ogni anno, si è svolta la nuova edizione, 84esima per l’esattezza, della fiera più importante al mondo per la moda maschile: sto parlando, ovviamente, del Pitti Uomo che è stata protagonista alla Fortezza da Basso di Firenze con le anticipazioni per la primavera/estate 2014.
Anche per questa edizione, la fiera (dal 18 al 21 giugno), ha insistito molto sul prodotto e sugli stili che in questo momento fanno da traino al mercato, nonostante il momento di crisi che l’abbigliamento e il commercio in generale stanno vivendo in questi ultimi mesi. Il Presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto, ha infatti affermato alla presentazione dell’edizione di quest’anno: «Non possiamo nasconderlo: la seconda metà del 2012 e i primi mesi del 2013 hanno visto un forte rallentamento nel Sud Europa e persino in Germania. In compenso hanno ricominciato a correre gli Stati Uniti, ma soprattutto hanno continuato a crescere i mercati asiatici. Nel complesso dobbiamo essere ottimisti» (Fonte:moda24.ilsole24ore.com 15-05-2013). Le stime elaborate da Sistema Moda Italia parlano chiaro: nel 2012 il fatturato del settore è calato del 4,4%, il che equivale a dire ben 50,446 miliari di euro, pur se timidi segnali di ricrescita si sono avuti poiché i primi mesi del 2013 vedono una crescita di +0,9%, anche se in realtà il mercato interno ha perso il 2%. Tuttavia, nonostante i numeri non siano molto confortanti, il mondo della moda uomo va avanti e proprio da questi momenti di crisi cerca di trarre ispirazione, facendo leva sulla creatività e sulla qualità del Made in Italy per stuzzicare il mercato attraverso nuovi trends e ridare, in questo modo, alito vitale a tutto il comparto. Ancora una volta, la kermesse fiorentina conferma la sua vocazione di ampio respiro internazionale: ben il 40% delle imprese espositrici sono straniere e provengono da circa 30 paesi diversi.
1043 i marchi di scena al Pitti, cui si aggiungono anche le 64 collezioni donna protagoniste di Pitti W. Per quanto riguarda le proposte uomo, il filo conduttore è stato quello dello stile legato al mondo del motociclismo proposto da Vroom Pitti Vroom, del gentiluomo, cioè, che abbandona di corsa la riunione in ufficio per lanciarsi con la sua moto on the road verso la libertà, sulla scia di Easy Rider. Molto delle proposte presenti in fiera, allora, hanno ricondotto il visitatore a stili di vita, abiti e accessori legati all’universo dei bikers.
Nel rutilare continuo di sfilate, alcuni progetti speciali e anteprime degne di nota: a quattro anni di distanza dal lancio negli Stati Uniti della sua prima linea, il retailer statunitense Saks Fifth Avenue, la catena di grandi magazzini di lusso statunitense divenuta famosa grazie al suo vasto assortimento fashion con i più grandi brands della moda internazionale, ha scelto il Pitti quale palcoscenico ideale per trasformare il suo marchio di menswear, Saksfifthavenue appunto, in private label di lusso e distribuirlo fuori dai confini americani. A disegnarla sarà Kim Herring, stilista con un passato da Ermenegildo Zegna, mentre la produzione sarà rigorosamente Made in Italy. Per Pitti W e le collezioni donna il guest designer Damir Doma, stilista croato ma basato a Parigi già conosciuto e distribuito in Italia, ha sfilato nei giardini di Palazzo Corsini presentando la Resort 2014.
Ispirano le sue creazioni la fotografia in bianco e nero, una giovanissima Susan Sarandon, le sculture di Dalí e il film di Sofia Coppola Il Giardino delle vergini suicide. Ultima segnalazione è quella del paese ospitato in fiera: la Turchia. Sette diversi designers turchi hanno presentato le loro sette idee diverse di guardaroba da gentiluomo: un’occasione per scoprire un concetto di eleganza alternativo a quello italiano.