Perchè Sanremo è Sanremo… E i disastri di stile ci sono sempre. Vogliamo riparlare della padrona di casa, Miss Littizzetto? Addobbata a caro prezzo, ma niente le fa figura (non a caso l’hanno bilanciata con Biaca Balti…). Certo, puntavano sulla simpatia, ma le calze 250 denari a compressione graduata se le potevano risparmiare. Le scarpe arancioni a contrasto? Non una pessima idea, se le scarpe fossero state almeno guardabili…
Passiamo a Madame Carla (Bruni), che scende le scale dell’Ariston con un pantalone largo in un tweed finto povero e stivaletti più adatti alla vita di tutti i giorni… Carla, va bene il low profile, ma chi vuoi prendere in giro? Siccome non credo tu quei pantaloni li abbia comprati da h&m, i soldi potevi investirli meglio.
Malika… Bellissimo il tuo Victor and Rolf della prima serata, ma cadere nell’effetto meringa… Non si fa!
E che ne dite di questo bellissimo completo in stile elegant-gitano con tanto di pantaloni con velo annesso? Nemmeno nelle migliori balere…
Chiudiamo lo spazio degli orrori (lasciandone fuori tanti altri…) con la bellissima “pettinatura” della Celentano. Le sfilate per la prossima primavera estate ce lo dicono, la tendenza e’ quella del capello lasciato al naturale, senza troppe costrizioni, lasciandogli quel pizzico di unicità che uno chignon non può avere; ma da qui a presentarsi con l’aspetto “mi sono alzata ora dal letto” (e dai, alla finta naturalezza non ci crede più nessuno) ce ne passa.