Per i papà Vip, il bebè si porta con il marsupio!
Abbiamo già visto Melissa Satta alle prese con lo shopping per il bebè che nascerà tra pochissimo…chissà se anche Boateng, in Germania sceglierà di portare in giro il suo bimbo con il marsupio! Stefano ha deciso di portare a spasso Santiago con il marsupio, decisamente comodo e pratico.
Portare i bebè nelle fasce non è solo un modo pratico di portarli a spasso: è un gesto importantissimo capace di rafforzare il rapporto tra genitore e figlio. I neonati hanno bisogno del contatto continuo con la madre o il padre e la fascia è un ottimo modo per continuare la simbiosi già instaurata durante la gravidanza. Ma come orientarsi tra i molti tipi di fasce in commercio?
Fascia o marsupio? Voi cosa avete scelto o cosa preferite? Il marsupio è molto facile da usare ma si adatta solo in parte alla struttura corporea di chi lo indossa e del bambino. Al momento dell’acquisto è pertanto necessario prestare attenzione a quanto si adatta a te e al tuo bambino.
E’ necessario conoscere la posizione corretta: le gambe del bambino devono essere piegate e la colonna vertebrale deve essere sostenuta. Alcuni marsupi non lo consentono per via della loro struttura. Inoltre, è necessario scegliere un marsupio che si estenda oltre la testa del bambino, in modo da evitare che la testa si pieghi all’indietro o di lato.
Il marsupio non è comodo come la fascia e dopo un po’ inizieranno a darti fastidio le cinghie. Con la fascia poi è possibile cambiare la posizione, con il marsupio, invece puoi solo scegliere tra la posizione frontale e quella posteriore.
Le fasce sono la più antica forma di ausilio per portare il bambino. Le si può legare in diversi modi, trasportando il piccolo davanti alla pancia, disteso, sulla schiena o sui fianchi. Le fasce sono prodotte in due diversi materiali. La fascia classica è fatta di un tessuto elastico che riesce a dare una presa sicura. È solida e sostiene bene il bimbo. Ora sono disponibili anche fasce in jersey. Sono un po’ più leggere e legate in modo diverso. Però non offrono molte varianti di legatura. E poi, nel caso di bambini piuttosto pesanti, il materiale cede facilmente.
I pro: una fascia portabebè può essere usata fin dalla nascita e può essere regolata secondo il peso del bimbo e dell’adulto. Dal punto di vista ortopedico quindi garantisce la posizione ottimale per il piccolo. Se il tuo bambino è diventato grande, potrai continuare a usare la fascia come amaca o addirittura come tovaglia. I lacci portabebè possono essere facilmente usati a partire dalla prima settimana.
I contro: per la tecnica di legatura ci vuole esercizio. La fascia dovrebbe essere sempre legata bene e in sicurezza, e questo può richiedere tempo. Meglio se ti fai spiegare da un’ostetrica o dall’addetto del negozio dove la compri. Uno svantaggio dei lacci portabebè è che il peso è su un solo lato e quindi è controindicato per le spalle e la schiena del portatore.
Dopo una dettagliata descrizione e differenze tra i due utilizzi, scegliete voi future mammine cosa è più adatto alle vostre esigenze… Io, nonostante tutto e lo dico con onestà, ho sempre preferito spingere la carrozzina!
Sempre di più, inoltre, notiamo i Papà che si aggirano per la città con marsupio o passeggino e che sanno tutto di gravidanza e allattamento. In effetti, non sono creature aliene, i papà di oggi. Per molti uomini partecipare alla vita del bambino è stata una scoperta meravigliosa, così come per le donne non essere più relegate in casa. In questa nuova coppia paritaria, anche i papà Vip si danno da fare a portare a spasso i loro figli, che sia con il marsupio o in braccio perché ormai grandicelli, anche loro non rinunciano a questo fantastico gesto d’amore!