Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A loro, a noi, voglio dedicare questo breve post in questa domenica uggiosa.
I dati sono sconcertanti e purtroppo ogni anno in aumento; e il problema non è solo che queste donne non parlano, ma che, su dieci donne assassinate lo scorso anno, sette avevano sporto regolare denuncia alle autorità. Che se, esperienza personale, si denuncia uno stalker che ci chiama ogni volta che sa che siamo sole da un numero anonimo, le suddette autorità ti rispondono che i soldi per far fronte a queste cose non ci sono e se si trovano passano mesi interi senza avere alcuna protezione (nel mio caso, ho avuto notizie circa un anno dopo, quando per fortuna lo stalker si era arreso da solo).
Il problema e’, ancora, che viviamo di rapporti superficiali, in cui l’unica domanda che rivolgiamo alla nostra vicina di casa con un livido in faccia e: “che hai fatto?”, senza ascoltare la risposta, forse per non assumersi responsabilità.
Il problema e’ che spesso tolleriamo azioni violente dei nostri uomini, verbali e fisiche, perché in fondo li giustifichiamo, quasi fossero bambini, quasi il dolore che proviamo sia una sorta di espiazione per colpe che nemmeno noi stesse conosciamo.
Ecco, un post corto corto, come promesso. Solo per ricordare a voi donne di denunciare e se non vi sentono di urlare più forte; e a voi uomini – che di sicuro non siete tutti così – di andare dalla vostra donna e baciarla, perché quello è l’unico modo giusto di toccarla.