La mela avvelenata? Dimenticatela. Le matrigne moderne non sono cattive, non sono brutte, non trasformano la figliastra in una sguattera… Io posso testimoniarlo. E’ un argomento difficile questo, ma il post nasce come naturale conseguenza della situazione vissuta negli ultimi giorni; ieri mia figlia che si opera e io che mi ritrovo in una camera di ospedale con lei, il mio ex marito, mia madre che con me quasi non parla ma con lui è tutta amore, una coppia – anzi, un terzetto -identico. Oggi, il mio compagno con nostra figlia e suo figlio ad una cerimonia, io a casa con la malatina, la figlia più piccola del mio compagno (anche lei con febbre alta) e l’altra figlia che viene a trovarmi col mio ex marito. Ce ne stiamo lì, in un’unica stanza, come fosse normale, anche se forse proprio normale non lo è. Un rimescolamento di famiglie e di vite in cui a volte si fa fatica a ritrovare il filo.
Ho avuto una matrigna ed è una delle persone che mi ha amata di più; ero una ragazzina difficile, molto sensibile ma scontrosa, perennemente in conflitto con la figura femminile e lei ha saputo darmi il tempo; il tempo di abituarmi, di abbassare lo scudo, di lasciarmi amare come si permette ad una madre. Quando lei e mia madre si sono lasciati, ho sofferto più che per la separazione dei miei genitori: avevo condiviso con lei le cose più intime ed importanti ed ero costretta a separarmene, perchè io e lei non avevamo nessun legame di sangue che dicesse il contrario. Tutti – familiari, amici di famiglia, avvocati, giudici – mi avevano chiesto a suo tempo se volevo stare con mia madre o con mio padre e nessuno invece mi ha consentito di continuare a vedere lei, con cui giuridicamente non avevo nulla in comune. Ma siamo sicuri che il legame di sangue sia così fondamentale?
I miei nonni amavano la figlia della moglie di mio padre come fosse sua nipote; le telefonavano ed aspettavano la domenica per prepararle le cose buone da mangiare. I bambini – diceva mio nonno – sono “figli di tutti” e si deve amarli a prescindere. Non ho mai capito davvero questa cosa (anzi, ne ero un pò gelosa), finchè non l’ho provata sulla mia pelle… Essere cresciuti da una “matrigna”, o essere “la matrigna”, così come vedere le proprie figlie crescere e rapportarsi con un uomo che non è il loro papà, o pensarle con “la fidanzata di papà”… Ma di chi è il problema? Degli adulti. I bambini non vedono le cose con tutti questi preconcetti, a loro basta l’amore. Se dai, avrai e se non dai, non avrai, molto semplice. E’ chiaro, i figli amano prima di tutto i loro genitori e i genitori prima di tutto i loro figli, ma con un pò di buonsenso non è difficile ricostruirsi una vita. E può capitare di fare il bagnetto a tua figlia e alla figlia del tuo compagno insieme mentre il tuo ex marito guarda la televisione in sala con l’altra bambina… Può capitare di vederle nella vasca insieme e non pensare più che una è figlia tua e l’altra no, mentre entrambe per gioco ti chiamano mamma.