Non sono un’accanita praticante del metodo Montessori, ma trovo che molti dei suoi aspetti siano davvero utili sia al bambino che alla famiglia, per quanto possano sembrarci “strani”. Quando mia figlia frequentava il nido montessoriano, in particolare, mi chiedevo perchè facessero dormire i bimbi su dei semplici materassini molto bassi appoggiati a terra, visto che lo spazio per i lettini non mancava. Mi sono poi accorta che anche io, inconsciamente, a casa avevo un lettino montessoriano e ho voluto approfondire la questione.
La cameretta per un bambino è molto importante, perchè è lì che trascorre la maggior parte del suo tempo e custodisce i suoi oggetti. In particolare lo diventa dai 18 mesi in poi, quando il bimbo è abbastanza grande per iniziare a dormire da solo (vi ricordo che fino ai 12 mesi si consiglia di tenere i bambini nel proprio lettino, ma in camera con se, come misura preventiva alla SIDS) e inizia anche ad intrattenersi con i suoi giochi e ad apprezzare l’autonomia.
In sintesi, il metodo Montessori prevede la presenza di mensole su cui riporre i giochi (nelle ceste non è facile per il bambino trovarli senza l’aiuto di un adulto), di un tavolino con seggioline e di una scatola in cui ci sia tutto l’occorrente per dare libero sfogo alla creatività (carta, forbici, colori, colla, ecc.), un angolo “rifugio” che serva al bimbo per stare in solitudine, dei cesti con vestiti da poter indossare come vuole, uno specchio, strumenti musicali (mi perdonino le più esperte, questo è davvero un riassunto!). E naturalmente un elemento essenziale è il lettino montessoriano.
Cos’è il lettino montessoriano?
Il lettino Montessoriano si differenzia dai normali letti per l’infanzia soprattutto per l’altezza, mai superiore ai 20-25 cm (materasso compreso). In questo modo non servono sbarre e il bambino può accedervi in autonomia, guardarsi intorno senza l’ostacolo delle sbarre, sentirsi libero ed autonomo.
Si usa a partire dai 18 mesi, cioè non appena il bimbo sa muoversi con sicurezza e naturalmente non deve presentare spigoli vivi o elementi che possano ferire il piccolo. Data l’altezza ridotta, se anche il bimbo rotolasse dal letto, non si farebbe nulla (magari appoggiatelo su un piano morbido, così non si accorgerà nemmeno di essere caduto:)
Chiaramente, siccome il bambino può alzarsi da solo, occorre che la cameretta sia sicura.
Come realizzare il lettino montessoriano col fai da te?
In commercio si trovano tantissimi lettini montessoriani – di solito abbelliti con elementi di legno in stile casetta – ma spesso sono molto costosi. Per fortuna in questo caso ricorerre al fai da te è semplicissimo!
Ok, per chi non conosce il metodo Montessori e i suoi benefici può sembrare brutale, ma la soluzione più semplice è quella di prendere un materassino basso ed appoggiarlo per terra, molto semplicemente. Secondo me comunque, sia da un punto di vista di calore che da un punto di vista igienico, conviene isolare il materasso dal pavimento con uno strato in più:)
Se avete un minimo di dimestichezza con gli attrezzi, potete andare in un negozio tipo Brico ed acquistare delle tavole da unire insieme, magari costruendo la tipica struttura a casetta.
Oppure potete acquistare un lettino Ikea e modificarlo tagliandone le gambe (io l’ho fatto con quello a soppalco, anche se sembra un controsenso:). Il Web è pieno di tutorial per farlo…
La mia idea preferita? Utlizzare il pallet, naturalmente ben pulito e lavorato per privarlo di ogni scheggia che potrebbe ferire il bambino, adagiarvi sopra un materassino e lasciare il bimbo libero di muoversi in autonomia.