Alla scoperta (dall’interno) di Moretti Compact, per vedere cosa c’è dietro alla cameretta perfetta e sostenibile
Se vi dico “cameretta” cosa vi viene in mente? La cameretta non è solo uno spazio fisico in cui riposare durante la notte, ma è il primo micro-mondo del bambino, quello in cui crescendo passerà sempre più tempo perché percepito come ambiente “protetto”.
Io ricordo ancora la mia cameretta da bambina, color faggio chiaro, mi ha accompagnata fino all’età adulta e con lei ho dormito, sognato, pianto, fatto compiti, maledetto i primi amori, condiviso tempo con le amiche. E vedo che, crescendo, anche le mie bimbe amano tantissimo il loro spazio personale (infatti tutte e tre vorrebbero una cameretta singola, ma parliamone…).
Comunque avrete capito che la cameretta non è una stanza come le altre e proprio per questo vi dico: meditate ad investire presso degli specialisti delle camerette, perché è importante che queste ultime rispettino, non solo, requisiti estetici ma anche e soprattutto parametri di sicurezza e praticità, a livello più ampio.
Vi ho già parlato del mio incontro con la realtà di Moretti Compact, incontro che mi ha aperto un mondo: la maggior parte delle camerette in cui facciamo dormire i nostri figli non è sicura e non solo a livello di barriere&co… Inconsapevolmente, lasciamo che i nostri bambini – quelli che cerchiamo di proteggere da tutto – si “avvelenino” giorno dopo giorno e notte dopo notte, con mobili di pessima qualità che sprigionano formaldeide.
Sì, parlo anche a te, che come me, puoi aver commesso in passato un errore di leggerezza facendo, a volte, ricadere le scelte su opzioni di arredamento carine esteticamente e low cost.
Prima di spiegarvi come Moretti Compact abbia scelto di eliminare la formaldeide e certificarsi in tal senso, voglio però raccontarvi della mia visita in azienda, proprio perché ho voluto vedere e toccare con mano una stimolante realtà, come la loro, dove sicurezza e qualità sono i punti cardine a cui si ispirano quotidianamente.
Una piacevole sorpresa per me: Moretti Compact ha conservato la sua storica sede nella bellissima cornice naturale di Pesaro-Urbino, a Piandimeleto, e lì ha implementato i suoi stabilimenti. È stata una piacevole scoperta conoscere da vicino una realtà aziendale che si ispira ogni giorno a principi di tradizione familiare e alta qualità.
I figli del fondatore (a malincuore in pensione) lavorano in azienda, pranzano con i dipendenti, vivono il lavoro quotidiano, incontrano i fornitori, controllano i processi produttivi.
Non solo: avere più stabilimenti nel cuore verde d’Italia comporta un impegno, che la famiglia Moretti ha accettato ancor prima che gli fosse richiesto: rispettare la natura.
Gli stabilimenti produttivi Moretti Compact hanno infatti adottato il sistema Leaf Roof, che sfrutta le energie rinnovabili tramite il fotovoltaico, ed anche un innovativo gassificatore che trasforma gli scarti della produzione in energia… Insomma, la vostra cameretta di qualità è anche super sostenibile!
Processo che continua anche nel flusso di selezione delle materie prime: si parte da un pannello di legno LEB, quello che in assoluto garantisce la minor emissione di formaldeide al mondo (con valori ben 5 volte più bassi dei pannelli considerati di alta qualità), si prosegue con vernici atossiche e con un innovativo sistema di laccatura, che riduce l’emissione di sostanze nocive fino al 95% rispetto alla procedura tradizionale.
Questi gli aspetti più “tecnici”. Ma veniamo ora a quelli più estetici.
La cosa che amo di più delle camerette Moretti Compact è l’estrema possibilità di personalizzazione. Dalle stanze più grandi fino alle più piccole, che abbiate un solo bimbo o tre fratelli (come nel mio caso), fino ad arrivare al semplice elemento contenitore a cubo (che è la base degli arredi Moretti) le soluzioni sono infinite.
In fabbrica ho avuto il piacere di ammirare soluzioni non solo innovative, ma anche intelligenti che sanno sfruttare il centimetro alla perfezione, e che ci insegnano che ogni cameretta ed ogni piccolo ospite sono unici nel loro genere. Anche in tema di colore e finiture il bimbo può scegliere tra così tante opzioni al punto che una cameretta non sarà mai uguale all’altra!
Le mie bimbe hanno praticamente testato ogni cameretta disponibile: Elena Sofia mi ha sorpresa chiedendomi che la sua futura cameretta nella casa nuova sia nei toni del lilla (lei che è così basica!), mentre Giulia non si è smentita, preferendo la collezione più urban dedicata ai ragazzini (maschi).
Ma in fondo è così, i gusti cambiano, specialmente da piccoli e abbiamo bisogno di soluzioni di arredo che ci vengano incontro e si prestino ad infinite reinterpretazioni.
Possibilmente con l’anima Green, come in questo caso!
Post in collaborazione con Moretti Compact