Nasce a Bologna grazie ad un gruppo di 50 donne la prima boutique solidale, che unisce il volontariato alla sensibilizzazione verso il riuso
Navigando tra social media di post se ne leggono tanti, ma non è facile imbattersi in articoli interessanti, spesso proprio questi risultano essere in sordina.
Così, per caso, sono venuta a conoscenza che a Bologna, grazie all’iniziativa di un gruppo di 50 donne (avvocati, maestre, agenti immobiliari, responsabili di risorse umane, decoratrici) in via Savenella, nel quartiere Santo Stefano, è nata una boutique che non è un negozio qualsiasi. Qui tutta la merce esposta è stata raccolta e rimessa a nuovo dai volontari dell’ associazione Re-Use With Love, ed è completamente gratuita per i cittadini italiani e stranieri che ne abbiano reale necessità.
La boutique solidale è un progetto ideato per sensibilizzare la cittadinanza al riutilizzo, col duplice significato di riutilizzo di un bene e riutilizzo per far bene.
Il negozio, è stato possibile realizzarlo, grazie a un bando comunale che prevedeva l’assegnazione di un immobile in disuso. Le volontarie lo hanno sistemato e arredato in modo da renderlo più accogliente possibile. Le persone donano quello che non usano più e le cose più usurate vengono riparate.
La boutique è stata concepita per dare, a chi si trova in difficoltà, la sensazione di essere in un vero negozio, poter scegliere e fare shopping, che si sa fa bene a tutti, anche se si attraversa un periodo difficile.
Trovo questa iniziativa, un’evidente dimostrazione del fatto che, quando si mettono insieme una buona politica e cittadini attivi nel territorio, nascono dei bellissimi progetti. Mi auguro che tutto ciò serva come esempio per altre iniziative come questa. Se le tante associazioni che operano all’ interno dei territori, potessero avere a disposizione il patrimonio immobiliare in disuso, potremmo rendere migliori i luoghi dove viviamo e far vivere in maniera dignitosa le persone più bisognose.