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Bambini troppo vivaci ed aggressivi? E’ una fase “normale” e non è da considerarsi cattiva. Ecco come uscirne senza impazzire!
Lo so, capita a molte di noi ed è davvero stancante: avere a che fare con bambini troppo vivaci, che spesso si trasformano in bambini aggressivi non è per niente facile. Eppure, ci credete se vi dico che questa è una normale fase della loro crescita? E che non è sempre un male?
Soprattutto tra i 3 a i 4 anni – quindi appena superati i terrible 2 – morsi, calci, oggetti lanciati con violenza possono diventare l’incubo dei genitori. Eppure è normale: l’aggressività è ciò che i nostri bimbi utilizzano in questa fase per prendersi il proprio posto nel mondo e non è un caso che mediamente alla scuola materna si litighi almeno ogni cinque minuti.
Ma ricordate: meglio aggressivo che troppo mansueto!
Se vi pongono davanti una sfida, voi non provate a reagire? Beh, fino almeno ai 5 anni CRESCERE è una sfida e molti bambini diventano troppo vivaci o aggressivi proprio per soddisfare il loro bisogno di affermazione verso cose che non comprendono appieno. Quindi un bambino che non si ribella MAI potrebbe essere più problematico di uno troppo vivace e aggressivo (con dei limiti, ovvio).
Ciò avviene maggiormente se bimbo non riesce ancora a spiegarsi bene con il linguaggio (ecco perchè è più frequente nei maschietti): questo genera una frustrazione che porta ad aggressività od iperattività.
Ma quindi, cosa fare con i bimbi troppo vivaci o aggressivi?
Gli psicologi concordano nello stabilire alcune regole fondamentali da seguire con bambini troppo vivaci e aggressivi, da mettere in pratica da subito quando si verificano certi episodi a cui, molte di noi, reagirebbero con urla e sculaccioni (no, no, no e poi no).
- Fin dai primi episodi di troppa irruenza e prepotenza, fate capire al bambino che comprendete la sua rabbia e la sua frustrazione, ma che esistono modi “indolori” per sfogarsi.
- Non fate mai dubitare il bimbo del vostro amore (per voi è facile capirlo, ma per lui no, nel momento in cui lo sgridate). Spesso è proprio il non sentirsi accettato che porta all’aggressività: dategli molta attenzione quando si comporta bene. Vostro figlio picchia o morde? Fategli capire che disapprovate IL COMPORTAMENTO, non lui.
- Non urlate: so quanto sia difficile, ma questo porterebbe ad un abbassamento di serotonina, attivando la cosiddetta “chimica della rabbia”. Parlategli con calma ed eventualmente contenetelo fisicamente.
- (lo ripeto anche se mi sembra assurdo): NON PICCHIATE. Picchiare per far smettere di picchiare non funziona, fa solo pensare che vince il più forte e genera altra frustrazione.
- No alle frasi come “sei cattivo”: un bambino non è certo il suo comportamemento, così come non lo siete voi quando magari litigate con un collega o il vostro compagno. Siete qui per crescere vostro figlio, non per giudicarlo.
Esempi di gesti positivi da fare con bambini troppo vivaci o aggressivi:
- Premiate il comportamento positivo, anche se vi sembra assurdo dire “bravo” al bambino perchè ha passato la mattinata all’asilo senza mordere nessuno.
- Dimostrate interesse per il suo stato d’animo. Non è vero che i bambini non soffrono lo stress, siamo noi che spesso non ne riconosciamo le conseguenze.:
- Dedicategli del tempo esclusivo, anche se ne avete poco: meglio cinque minuti di attenzioni che ore e ore a ricercarne pò.
- Fategli capire con braci, abbracci, carezze, che il contatto fisico dovrebbe essere fonte di piacere e non di dolore.
- Siate coerenti: un no è un no, anche dopo il peggior capriccio. Fino ad una certa età, dare la possibilità di negoziare si trasforma spesso in un pretesto per scenate e pianti.
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Esempi di frasi da utilizzare:
- “So che questa cosa ti fa arrabbiare, ma in questo momento non possiamo farla”
- “Vedi che possiamo capirci ugualmente anche senza morsi (o altro)”
- “Oggi hai fatto male al tuo amico, quindi tornerà a giocare con te solo quando imparerai a giocare senza far male”
- “Mi dispiace doverti togliere questo gioco, ma le cose non si conquistano con la prepotenza”
- “Capisco che sia difficile non arrabbiarsi se il tuo amico ti picchia, ma apprezzo molto che tu non gli abbia restituito il morso.
- “So che è difficile parlare, ma facciamolo piano piano finchè non ti capisco, ok?”
Naturalmente questi sono solo dei suggerimenti pratici e se la situazione non migliora in un lasso di tempo accettabile, chiedete consiglio al vostro pediatra, che saprà sicuramente come indirizzarvi!