Direttamente dalla Paris fashion week oggi vi facciamo sognare con le due sfilate che hanno fatto parlare di più ( questa volta in bene) di loro.
Prima, in ordine di tempo, avventua qualche giorno fa quella di Dior. Seconda, (solo per ordine di uscita in passerella e non di importnaza) quella di Chanel.
Entrambe sfilate molto scenografiche, con installazioni speciali, hanno paortato in passerellla capi nuovi, rivisti, rivisitati soddisfando il pubblico presente, i giornalisti, la critica o anche semplicement e chi la moda la sogna e la vede dalle riviste di moda patinate.
Punto di partenza della sfilata di Dior è il romanticismo, l’idea della donna romantica, dolce, etere, fresca e leggera ( come i tessuti dominanti della collezione). Raf Simons, mente creativa del brand dal 2012, ha sutpito il suo pubblico anche questa volta rivisitando un nuovo aspetto del marchio e rendendolo contemporaneo. La location da favola: la sfilata è avvenuta nella riproduzione di una collina fiorata.
Chanel, grazie alla ChanelAirlines, porta tutti in aeroporto, pronte a partire per una destinazione a scelta ( magari al caldo e non troppo affollata).
Nle lontano 2011 i sostenitori di Karl Lagerfeld erano già stati trascinati in un jet privato, nel suo jet privato, per la sfilata Couture per la Primavera-Estate 2012- ma ora si cambia rotta. Tutto è all’unisino…Grazia.it è riuscita a trovare la giusta definizione “La location riprende gli abiti, e gli abiti riprendono la location.”
Importanza principale è data ai dettagli studiati a fondo ( segno distintivo che fa eccellere la Maison francese ormai da tempo) il tutto mixato tra stampe colorate e classici tailleur rivisitati ( nella struttura e nei colori) . Ma non solo: si susseguono anche elementi mashuppati insieme (l’abito sopra i pantaloni ampi).
Non potevano mancare i trolley griffati…chissà quanti ne vedremo in giro in aereoporto prossimanete??
Alessia Lo Re
CHANEL SS2016
DIOR SS2016