Dior sfila a Parigi per il prossimo Autunno/Inverno. Un inverno da favola per il Raf Simons, che da mamma, gli abiti mi fanno venire in mente Frozen, film della Disney, con tutta la sua magia.
Adoro certi periodi storici, divoro libri (quando mi è possibile) ambientati o gli autori fanno parte del ‘700-‘800. E guardando la sfilata di Dior by Raf Simons a Parigi per l‘Haute Couture mi sento catapultare proprio in quei periodi. La location è il Museo Rodin, rivestito da specchi e decorato interamente da 150.000 orchidee. A sfilare sono modelle eteree che sembrano levitare anzichè camminare, ed escono 62 volte a blocchi di otto alla volta.
Ma Raf Simons non si limita a alla cura della location. E’ un vero e proprio viaggio nel passato, girovagando tra i temi del primo ‘900 e arrivando a ciò che caratterizza poi la casata Dior proprio grazie al suo capostipite, parlo della silhouette bar degli anni Cinquanta.
E’ un moderno ‘700, come precisa Raf Simons per Dior, che propone tute che ricordano quelle dei piloti, soprabiti neri a redingote che si adatta al corpo femminile e diventa più sinuoso in vita e sui gomiti, per poi allargarsi sui polsi e sui fianchi.
Anche per questo inverno si porteranno ai piedi scarpe a punta, molto femminili, con la perfezione dei pantaloni maschili, ma con colori forti come il rosa, il verde, il rosso e il blu elettrico. Orli cappe, bluse, ricami fioriti e leggeri… mantelli che sembrano usciti da corte, orlato ricco e colorato molto d’effetto anche sopra calzoni con dolce vita in total black.
Per quanto riguarda il make up gioca anch’esso sulla dualità come nei vestiti. I visi delle modelle sono naturali, ma con un piccolo dettaglio nel trucco degli occhi che ne sottolinea l’espressività. Peter Philips, Make Up Artist Dior, usa Silver Eyeliner color argento (in uscita a novembre); per quanto riguarda l’ombretto ha utilizzato la palette occhi 5 Couleurs in Candy Choc n° 676 e ha aggiunto un Eyeliner bianco sulle ciglia superiori. Peter Philips ha però omesso il mascara per non fare una sguardo “costruito”.