Sempre più attacchi sui social per le taglie di H&M e Zara, definite “ridicole”. Ecco la risposta ufficiale delle aziende
Vi è mai capitato? Entrate da Zara o H&M, trovate un abito o un paio di pantaloni meravigliosi e correte in camerino a provarle. Ma no, non entra… Eppure la taglia è quella, la settimana prima avete comprato una cosa simile ommioddioooo ma saranno i troppi aperitivi?
No, non è così.
H&M e Zara producono taglie davvero “strane”. Vi porto come esempio l’ultima volta che Zara mi ha fregato con una taglia: siccome non ho mai voglia di fare file in camerino, mi sono portata a casa la mia bella gonnellina in jeans a vita alta e la mattina seguente tutta contenta l’ho infilata.
Ho provato ad infilarla, perchè passava a malapena per i fianchi. Vabbè, finalmente ho messo su qualcosa, quindi torno in negozio, prendo la taglia superiore e… Nulla. Non si chiude l’ultimo bottone.
Morale della favola: ho cambiato di nuovo la gonna, questa volta l’ho provata in camerino e finalmente ho avuto la mia gonna, di due taglie in più rispetto a quella che compro abitualmente.
Ora, siamo molto più della taglia che indossiamo e questo per me è palese… Ma se la stessa cosa fosse accaduta ad una ragazzina che magari ha già qualche problema con il suo aspetto fisico?
Beh, molto probabilmente una ragazzina con la fissa della magrezza si sarebbe messa a dieta, senza nemmeno confrontare (come ho fatto io) la suddetta gonna con un altro capo della stessa taglia dello stesso brand.
Nel mio caso tra la fantomatica gonna di jeans di Zara prima versione e un’altra gonna della stessa taglia c’erano più di 5 cm di differenza in vita e l’altra mi entra perfettamente. In diciamo ogni caso, se a me sta bene una M, diciamo che la XL veste a malapena una 44.
La stessa coda accade con H&M: se lo scorso anno il caso della fregatura delle taglie era stato sollevato da Ruth Clemens , ora è la volta di Lowry Byre, una ragazza inglese che si è lamentata sui social, pubblicando le sue foto sulla pagina del brand, per capire cosa stesse succedendo. Lowry, taglia 44, ha fatto fatica ad entrare in una taglia 46 di H&M e ha scritto: “Per favore rivedete le taglie perché queste sono assolutamente ridicole. Sono una 44 e oggi in negozio ho dovuto chiedere se del vestito nella foto ci fosse una 48. Addosso ho una 46 e potevo respirare a malapena”.
“Molte donne si preoccupano della taglia che indossano. Se fossi una di queste ragazze (per fortuna non lo sono) acquistare una 48 sarebbe devastante”.
Oltre 3mila persone hanno commentato scrivendo che la stessa cosa accade anche a loro e l’azienda ha risposto tramite il suo portavoce.
H&M ha dichiarato: “Il nostro unico obiettivo è realizzare vestiti che facciano star bene le nostre clienti, ogni altro risultato non era né previsto né desiderato. Le dimensioni offerte nel Regno Unito sono le stesse in tutti i 66 mercati nel mondo in cui operiamo. Poiché non esiste uno standard globale obbligatorio, le taglie variano e vengono regolate in base a una media dei paesi in cui operiamo. Continuamente ricontrolliamo che siano adeguate”.