Il primo compleanno di Greg, all’insegna dell’amore per il mio unico maschietto e ovviamente dello stile con Sarabanda
E così anche il più piccolo dei miei figli ha già compiuto un anno! Dovrei dirvi che al quarto figlio le emozioni si attutiscono, ma non è così, probabilmente anche perchè si tratta del primo maschietto dopo tre femmine, una sensazione totalmente diversa (non più o meno bella, semplicemente diversa).
Eh già, con i figli, per quanti tu ne abbia, è sempre tutto una novità, ci sono milioni di “prime volte” che non scorderai mai, sensazioni che non credevi fossi in grado di provare, amore che non pensavi potesse moltiplicarsi a dismisura, pensavi di essere solo in grado di dividere quello che già avevi, ma moltiplicarlo addirittura per 4 no!
Il primo compleanno di Greg è stato una di queste “prime volte”, un pomeriggio magico in cui lasciare fuori qualsiasi pensiero e vedere quello che ho costruito, non senza sacrifici: una famiglia forse stramba sotto tanti punti di vista, ma felice. Fratelli che possono non avere la stessa madre, ma che sono uniti da un filo invisibile che li cerca a cercare lo sguardo complice dell’altro/a anche se hanno litigato un secondo prima.
Gregorio è arrivato inaspettato, come le più belle cose della vita: non eravamo pronti ad un altro figlio, un maschio poi, dopo tre femmine. non eravamo pronti a fare spazio fisico e mentale in una famiglia già così numerosa, dove bene o male c’erano equilibri faticosamente conquistati. Eva Maria era la piccola di casa, per me, per il papà, i nonni, i fratelli, pensavamo che il prossimo “piccolo” sarebbe stato un nipotino (tra una ventina di anni, certo:)
E invece lui è nato, così piccolo e con i suoi occhi grandi spalancati sul mondo,le sue manine grandi ed ossute che pian piano si sono trasformate in parti morbide e cicciottele che ti spingono a
morderle appena le guardi, è arrivato a guardarci con gli occhi di chi non è interessato al caos che c’è nella sua famiglia, di chi è figlio di chi, di un bambino che vuole mangiare a qualsiasi ora del giorno e della notte e che non vuole essere lasciato solo, perchè ha talmente tanti fratelli e sorelle intorno da non capire ancora che si può stare bene anche senza schiamazzi intorno.
Gregorio è arrivato a scoinvolgere equilibri, a renderci ancora più stanchi, a rimarcare le rughe sul mio vio, le occhiaie del padre, ad agitare il sonno della sorella che divide la camera con lui (e noi).
Un ciclone con le fossette e i piedini che profumano di biscotto appena sfornato, che mi ha fatto capire che forse no, per quanto lo pensassi non ero completa, la mia famiglia non lo era. Ora lo siamo e lo capiamo ad ogni suo progresso, ad ogni dentino che spunta, ad ogni passo incerto a cui segue caduta e pianto per l’orgoglio ferito.
Lo abbiamo celebrato così il nostro primo anno da mamma e sorelle di un maschietto, con una festicciola semplice nel verde, ma sempre con eleganza, perchè l’abbigliamento curato per me è un altro modo di dire “siete importanti” ai miei figli. Sentirsi principi e principesse ogni giorno, anche nei giorni più bui, questo vorrei insegnar loro,
E poi lo confesso, dopo tanto tulle non vedevo l’ora di avere un maschietto da vestire da piccolo Lord:)
Abiti: Sarabanda p/e 2017