Philipp Plein celebra New York con una collezione che azzera ogni differenza: ecco le sue proposte per l’autunno/inverno 2017.
Il nome Philipp Plein ha bisogno di ben poche presentazioni: tra i principali protagonisti della moda internazionale, Plein da sempre conquista il grande pubblico grazie a collezioni studiate nei minimi dettagli, sempre grintose, smart e azzeccate tanto da rinnovare, ad ogni stagione, il suo successo nel campo del fashion system.
Altro elemento che spesso ricorre nelle sue sfilate è la spettacolarità: estremo e sempre tremendamente sul pezzo, Philipp Plein ha però purtroppo abbandonato le passerelle milanesi per approdare unicamente a New York.
La sua ultima collezione presentata alla Milano Moda Donna, dedicata alla primavera-estate 17, aveva sfilato in un villaggio perfetto con tanto di Luna Park, giardinieri, giostre colorate e colori degni di un cesto di macarons.
Ingredienti principali in quell’occasione erano stati una costruzione architettonica e scenografica, una sana dose di pop e l’esibizione live di Fergie e Fat Joe tanto per lasciare la propria firma stilistica.
Proprio ieri però Philipp Plein è tornato e questa volta ad accogliere la sua nuova collezione per l’autunno inverno 2017/18 è stata la grande Mela.
E’ a New York che il designer ha presentato le sue ultime creazioni, celebrando lo spirito anticonformista e cosmopolita della grande metropoli.
Una sfilata spettacolo, com’è nelle corde di Philipp Plein, iniziata con una performance dell’artista di Brooklyn Nas nel cuore della New York Public Library: una vera e propria lettera d’amore dedicata alla città che per la prima volta ospita la sua sfilata.
I celebri “worriors” delle precedenti collezioni questa volta hanno lasciato ampio spazio all’espressione ‘Neighborhood Kings’. Il messaggio che Plein vuole lanciare è molto preciso e perfettamente in linea con lo spirito di New York: ogni individuo, indipendentemente dalla sua provenienza, è re del proprio quartiere.
Ad accompagnare i passi delle modelle e dei modelli (la collezione di Plein ha messo in passerella infatti sia abiti maschili che femminili), così come quelli di fotografi, giocatori e artisti come Sofia Richie, Sebastian Faena, Alec Monopoly, Danny Amendola e tanti altri, sono stati i The Kills che hanno suonato live.
Lo stile di Philipp Plein ancora una volta ha mescolato le carte ed è diventato fluido, come vuole la moda contemporanea, azzerando differenze di genere e di ispirazioni: le ragazze hanno indossato t-shirt maschili e felpe, i ragazzi invece abiti e giacche femminili,
Non c’è distinzione tra streetwear and couture, nè tra calzature eleganti e sneakers. Il simbolo del dollaro campeggia sulle giacche in pelliccia, la Statua della Libertà e dell`FBI (‘Fashion Beyond Imagination’) ha caratterizzato le felpe e i bomber, mentre giacce metalliche e borchiate in pitone sono diventate la nuova uniforme urbana.
Ognuno è libero di vestirsi in totale libertà, secondo la filosofia di Plein: la moda è un gioco, non deve creare differenze e a New York, ancor di più, tutto è possibile.