Saldi inverno 2015: eccoci arrivati alle liquidazioni di fine stagione. Oggi vi propongo una breve guida per orientarvi nel marasma dei saldi senza prendere “sòle”!
Saldi, saldi e ancora saldi. Saldissimi; saldi inverno 2015! Sì, ormai è iniziata la fatidica corsa all’affare, affarone direi, nella speranza di riuscire ad acquistare quell’agognatissimo paio di scarpe che avevamo visto in vetrina, o la borsa dei vostri desii, o ancora il minidress più cool della stagione per partecipare a quella mega seratona strafiga cui vi hanno invitate e non sapete cosa mettervi…
Siamo partiti il 5 Gennaio con i saldi inverno 2015 – anche se ormai è sempre più diffusa la tendenza a farli iniziare già dal 27 di Dicembre, se non addirittura da qualche giorno prima di Natale – e si continuerà fino ai primi di Marzo. Due mesi di furore che permetteranno a molti di noi di darci allo shopping selvaggio, di regalarci qualcosa di unico che ci farà sentire speciali! Ecco, pertanto, un piccolo vademecum per evitare le classiche “fregature” che, spesso, si celano dietro ai presunti affari di fine stagione. Gli esperti di Altroconsumo ci confermano, infatti, che le “bidonate” sono sempre dietro l’angolo e che anche gli acquirenti più avveduti sovente cadono sulle trappole insidiose tese dal mondo del commercio.
- Anzitutto, vi ricordo che i capi in saldo andrebbero esposti separatamente da quelli continuativi che non andranno in liquidazione o dalle nuove collezioni.
- La percentuale di sconto indicata sul cartellino può variare anche in base alla taglia o al colore.
- I commericanti che sono convenzionati con i lettori di carte di pagamento elettroniche devono accettarle anche in periodo di saldi e non devono aumentare il prezzo delle transazioni eseguite mediante carte di pagamento.
- Ovviamente vi consiglio di provare i capi che desiderate comprare, evitando di farsi prendersi dalla smania di acquistare e di portare a casa cose non indossate in prova. In ogni caso, se doveste cambiare comunque idea è possibile sostituire ciò che si è acquistato, ma, ricordatevolo bene, il commerciante NON è obbligato. La sostituzione è a discrezione dell’esercente, al quale conviene chiedere se aderisce alla politica dei resi.
- Un capo acquistato ma con difetti può essere cambiato dietro presentazione dello scontrino fiscale. La merce può essere anche rimborsata, se è esaurita la taglia.
- I capi acquistati in saldo hanno una garanzia di due anni: non buttate, pertanto, gli scontrini fiscali dell’acquisto. Anzi, conservateli: peraltro, essendo stampati su carta chimica che tende a scolorirsi, fotocopiateli per poterli, eventualmente, esibire in caso di necessità.
- I prezzi epsosti al pubblico devono necessariamente avere il doppio prezzo: quello di partenza e quello finale comprensivo della percentuale di sconto, sia che l’acquisto sia fatto in negozio sia in outlet. Ricordatevi che se ci fossero errori di prezzatura, l’esercente è tenuto a vendervi la merce al prezzo esposto e che voi avete visto nel cartellino.