Con un pò di ritardo, parliamo dell’83esima edizione di Pitti Immagine Uomo… Perchè è sempre un bel vedere e perchè, diciamocelo, un pò di dritte ai nostri uomini dobbiamo darle, per non mandarli in giro vestiti da cialtroni. Cos’è Pitti? Per chi non lo avesse mai visto dal vero, un evento unico nel suo genere – la location di per sè vale più di mille sfilate – che dal 1954, anno di fondazione del Centro di Firenze per la Moda Italiana, si pone come vetrina prestigiosa per “vecchi” e nuovi brand, dove mostrare il proprio talento e soprattutto la propria voglia di stupire ed innovare. L’edizione appena conclusa ha coinvolto 1062 marchi tra famosi e meno famosi e ha dettato le regole per il prossimo autunno-inverno (2013-2014). Regole che, per farla davvero breve, si possono sintetizzare in pochi termini: rock-chic, mimetico e camouflage, tartan, denim, vintage chic. Volete esempi concreti? Ecco lo stile che vedremo in strada tra un anno.
Il capospalla si reinventa slim fit: la bella notizia è che per il prossimo inverno i capispalla saranno caldi, caldissimi, ma non per questo i nostri uomini sembreranno omini Michelin. I materiali ultratecnologici permettono, infatti, una piacevole aderenza al corpo, per un abbraccio morbido ed elegante. Il nero? Dimenticatelo… Dal nylon colorato abbinato alla maglia di Herno e Geospirit, al principe di Galles di Peuterey, le fantasie la fanno da padrone.
Il classico, ma all’avanguardia: le calzature riprendono le linee del passato, ma si reinventano con i materiali del futuro. E così Fratelli Rossetti propone l’inimitabile mocassino in una nuova versione con suola in lattice naturale e lo utilizza come modello per stivali che più eleganti non si può (fantastici con i jeans, ma anche con il vestito. Che vestito? Scervino, come Gucci, evoca il fascino dei primi anni ‘60 con cravatte in stile Dolce Vita dal tocco casual e sofisticato; un’eleganza sartoriale da portare con leggerezza giovanile ed accostare a dettagloi insoliti (vedere la rivisitazione del fazzoletto da taschino). Blu, bordeaux, nero assoluti sono protagonisti di giochi di tessuti, dove il lucido si abbina alla flanella e la maglia in lana spunta sopra i pantaloni da completo. Gant punta invece sul doppiopetto in lana, a coste e blu, anche nella versione arricchita da bottoni a contrasto in oro, mentre K-Way trasforma la classica giacca in capospalla grazie ad imbottiture che scaldano ma non ingolfano.
Military chic: avete messo in cantina i pezzi di ispirazione militare in voga qualche anno fa? Lasciateceli (i tagli non son più quelli…), ma consolatevi…. Questo stile, infatti, torna ad ispirare gli stilisti (guardate Dekker per farvi un’idea), insieme al camouflage che sbarca anche sui jeans da GAS. E che dire delle classiche Car Shoe rivisitate in chiave militar chic? Divine!