Le mie figlie compiono tutte gli anni in estate e come succedeva a me da bambina hanno il problema tipico delle vacanze: molte delle loro amichette sono in vacanza, quindi bisogna pensare a feste di compleanno con numero ristretto. Ma il lato positivo c’è: volete mettere la bellezza di organizzare un party all’aperto, anziché tra le mura di casa? Quest’anno oltre ai giochi in piscina e agli stuzzichini appetitosi ho pensato di improvvisare una caccia al tesoro facile e divertente con Trinketto.
La caccia al tesoro è uno di quei giochi senza tempo che hanno tenuto compagnia un po’ a tutti noi; essendo nei boy-scout, ne ricordo innumerevoli, anche molto complicate, mentre per Elena Sofia e i suoi amichetti cercavo qualcosa di divertente, ma semplice da creare (il tempo con 4 figli scarseggia sempre…). Quindi, sono partita dalle simpatiche bottigliette colorate di Trinketto – ve lo ricordate? Lo stesso della nostra infanzia, ma con nome diverso e zero coloranti – e insieme all’amica che mi ha aiutato ad organizzare la festa, ci siamo messe all’opera creando biglietti/indizi in rima.
Per organizzare una caccia al tesoro come questa, all’insegna della semplicità e del recupero, per bambini sopra gli otton anni (devono saper leggere) vi basteranno:
- uno spazio esterno abbastanza grande da creare 5/6 nascondigli per gli indizi
- 1 bottiglietta di Trinketto per ogni bimbo partecipante
- dei fogli di cartoncino o carta tipo pergamena (vanno benissimo fogli di riciclo, che potrete tagliare in modo irregolare e sbruciacchiare sui lati per dare un’aria più vissuta
- pennarelli colorati
- tanta fantasia
1.Stabilite di quanti indizi deve essere composta la vostra caccia al tesoro e preparate dei biglietti in rima servendovi dei cartoncini e dei pennarelli colorati. Ogni indizio deve portare a quello successivo, secondo un percorso NON PERICOLOSO (non è che potete dire ai bimbi di “correre piano”;) e senza dividere i bambini in squadre, se non sono in troppi: sarà un ottimo pretesto per creare sintonia tra loro.
2. Decidete dove nascondere il primo indizio della caccia al tesoro. Noi l’abbiamo nascosto nella cassette delle lettere dell’agriturismo ed è stata la proprietaria a dire ai bambini “si trova dove ritiro la posta ogni mattina”. Da lì dritti all’orto, per chi ha saputo capire l’indizio.
3. Se lo spazio non è grandissimo, nascondete il tesoro mentre i bambini sono ancora intenti a cercare gli altri indizi.
4. Gli indizi – che sono molto più carini in rima – devono spingere i bambini a sfidare il loro senso della logica e dell’intelligenza: facili sì, ma non troppo.
5. L’ultimo indizio, quello che conduce al tesoro, deve essere il più complesso; noi abbiamo indirizzato i bambini verso il cameriere inglese della struttura, che ha spiegato dove si sarebbe conclusa la caccia al tesoro nella sua lingua… Diciamo che i bambini tutti tra gli 8 e i 10 anni, non hanno capito al volo;)
6. Il tesoro deve essere chiaramente qualcosa che piace ai bimbi – e Trinketto piace eccome – ma non di valore: questo è un gioco “povero”, che mira proprio a riscoprire modi di giocare semplici ed indipendenti dalle possibilità economiche dei genitori.
Elena Sofia e i suoi amichetti hanno impiegato una buona mezz’ora per trovare la cesta con le bottigliette di Trinketto, perdendosi soprattutto sull’indizio della “doppia fontana”, che altro non era che il vecchio doppio abberveratoio dei cavalli. Durante il gioco anche il maschietto, unico tra cinque donne, è entrato in squadra ed è stato un ottimo modo di fare gruppo prima di spegnere le candeline sulla torta.
Al termine, ognuno è tornato a casa col suo Trinketto preferito tra i gusti classico, ciliega, cola, bubble gum. E se avete paura che faccia male a causa dei coloranti, vi svelo un segreto da non dire mai ai bimbi: tranne il gusto cola – il cui colorante comunque è l’innocuo caramello – il liquido all’interno è totalmente incolore e ad essere colorate sono le bottigliette!
Buona caccia al tesoro con Trinketto!