Partecipare al Fashion Camp con le migliori fashion mamme della Rete? Un’esperienza unica, ma anche un grande spunto di riflessione.
Lo scorso weekend ho partecipato come relatrice al Fashion Camp insieme alle migliori fashion-mamme della rete (sì, lo dico senza falsa modestia, una volta tanto). Che cos’è il Fashion Camp? E’ una manifestazione ormai alla decima edizione capitanata da Arianna Chieli che prevede un weekend di scambio ed apprendimento per tutti gli addetti al lavoro attraverso delle tavole rotonde tenute da professionisti del settore (quelli di quest’anno li potete vedere qui). artendo dal fatto che l’outfit l’avete scelto voi sulla nostra pagina FB e che mi avete sopportata e supportata durante tutto l’evento, non poteva che essere una bella giornata!
Cosa ci facevamo io, Elena di The Yummymom, Federica di Sweet as a candy, Elena Tee e Justine de Le Funky Mamas insieme alla mitica Jolanda Restano di Filastrocche.it? Raccontavamo alle fashion blogger e agli altri addetti del settore che anche le mamme sanno essere molto fashion e lo raccontavamo dal punto di vista delle nostre esperienze e dei nostri blog.
Cosa ne è venuto fuori? sicuramente degli spunti molto interessanti, che partono dal presupposto che una fashion mamma, rispetto ad una fashion blogger pura, riporta alle sue lettrici un mondo molto più “reale”, una moda più portabile e a misura di donna impegnata. Qui vi sintetizzo i temi hot della sessione e vi invito a curiosare anche nei blog delle mie straordinarie colleghe per maggiori approfondimenti.
- Una mamma può essere molto fashion, ma rimane prima di tutto una mamma, dunque proiettata in una dimensione in cui la comodità deve esserci per forza (leggete i contenuti di Justine relativi alla tematica del “Calzamutanda”… Magnifica!);
- La gravidanza non rappresenta assolutamente un limite professionale, anzi; basta sapersi REINVENTARE… E di creatività i figli ne tirano fuori molta!
- Rispetto alle fashion blogger tradizionali, noi mamme blogger – fashion o altri temi – riusciamo a creare delle reti spesso molto solide, in cui le nostre famiglie entrano a 360 gradi. Parliamo dei nostri figli, dei nostri problemi di mamme, mogli e donne, ma di solito per puro confronto e senza invidia reciproche (parlo, almeno, per quelle di un certo livello). Ognuna ha la sua specializzazione e raramente ci calpestiamo i piedi volutamente o non.
- Viviamo la moda in maniera più “adulta” delle ragazze (magari bravissime, per carità) che postano ogni giorno outfit al limite del portabile; corriamo dietro ai nostri pargoli tutto il santo giorno (o buona parte di esso) e abbiamo bisogno di coniugare la praticità con gli ultimi gridi della moda. Ecco perchè, come ho detto nel mio intervento, quello che possiamo insegnare è che la vera moda non è necessariamente l’ultima scarpa lanciata dallo stilista di grido, ma quella che ci fa sentire a nostro agio.
A margine di questa bellissima giornata, in cui i truccatori Clarins hanno tentato il miracolo tentando di cancellarmi i segni di una notte insonne (che dite, non male eh questa mamma stanca), ho affrontato il viaggio di ritorno con una gran carica, pensando che non è vero che le donne non sanno fare rete, specialmente se sono mamme.
Purtroppo mi sono però imbattuta in una chat tutt’altro che carina nei miei confronti, dove alcune mamme blogger (ovviamente non presenti al Fashion Camp e che non concosco di persona) si dilungavano nel descrivermi come una che “se la tira” e “scorretta”. se sullo scorretta non mi pronuncio, limitandomi a dire che forse ho distribuito anche troppi FAVORI a destra e a manca e che nessuno mi ha mai aiutato dandomi spinte in questo stranissimo mondo del blogging in cui mi sono affacciata da tre anni ormai, sul fatto che “me la tiro” ecco… Siete troppo poco sensibili per riconoscere la timidezza, evidentemente.
Noi mamme potremmo salvare il mondo, solo che siamo troppo occupate (salvo le presenti e poche altre, ovvio) a criticare chi riesce con tanta fatica e tante rinunce ad arrivare un gradino più du di noi.