Conciliare maternità e carriera: ecco come fare (non senza sacrifici) e perchè non è giusto mettersi da parte. E se volete fare le blogger…
Nel blog di Mustela ho recentemente affrontato un tema che mi sta molto a cuore: conciliare maternità e carriera è possibile? Badate bene, qui non si parla semplicemente di “lavoro”, perchè ormai è praticamente scontato che un solo stipendio, in una famiglia con più figli non basta. Qui si parla di carriera, ovvero di soddisfarci non solo come mamme, ma anche dal punto di vista professionale. E’ giusto non rinunciare a questo aspetto, oppure una volta diventate mamme dobbiamo limitarci a fare questo e rinunciare ad ogni velleità, anche se magari abbiamo studiato per anni? Qui vi dico la mia…
Per molti anni abbiamo creduto a quanti ci dicevano che portare avanti (bene) entrambe le cose fosse peggio di una mission impossible e noi un po’ ci abbiamo anche creduto, soprattutto perché fare tutto da sole è davvero impossibile e spesso noi mamme lavoratrici non abbiamo tantissimi aiuti esterni alla famiglia stessa.
Eppure potrei raccontarvi che invece tante donne ci sono riuscite, potrei dirvi che io stessa ho scelto di portare avanti entrambe le cose, perché rinunciare all’una o all’altra mi sarebbe sembrato come rinunciare a una parte di me.
Ed ora che sono una mamma blogger a tutti gli effetti già da qualche anno (e con un bimbo arrivato meno di un anno fa), posso dirvi che con un po’ di sacrifici (ok, tanti sacrifici) conciliare maternità e carriera si può fare eccome.
Certo, nessuno vi dirà che è facile e che non avrete mai sensi di colpa (mi scrivete in tante sull’argomento e io vi rispondo sempre che i sensi di colpa fanno parte della maternità): probabilmente quando sarete al lavoro penserete ai vostri figli sentendone la mancanza in maniera totale, e ci saranno giorni in cui sarete con i vostri bimbi e, nonostante tutto l’amore del mondo che provate per loro, penserete anche al vostro lavoro.
Siamo essere umani noi mamme, è normale che sia così.
E come esseri umani non siamo esenti purtroppo neanche da critiche da parte di chi, vedendoci dall’esterno come delle “mamme in carriera” si chieda se in realtà non stiamo facendo mancare qualcosa ai nostri figli. Tempo soprattutto. Personalmente ho sempre cercato di puntare al tempo di qualità, più che alla quantità, ma anche la quantità conta eccome, inutile girarci attorno. Per quantità non intendo passare 24 ore al giorno con i nostri figli, ma neanche vederli 2 minuti al giorno, seppur di qualità.
Molto spesso le persone in questi anni mi hanno chiesto come vivano le mie figlie la mia scelta di un lavoro che spesso richiede la loro presenza per shooting fotografici o partecipazioni ad eventi, a volte ad ore di distanza da casa e con frequenti spostamenti, ma più di una volta mi sono trovata a spiegare che la scelta del mio lavoro ha ovviamente molto a che fare con la qualità di vita delle mie bimbe (e non solo in termini di vestiti e giochi che ne ricevono in cambio).
Lavorare per sentirsi realizzate non deve far sentire in colpa, non vuol dire dedicarsi meno alla famiglia, vuol dire dedicarle la parte migliore molto spesso. Perché una mamma realizzata è anche una mamma più felice e questo si riflette positivamente anche sui propri figli, basta saper trovare il giusto equilibrio e coinvolgerli il più possibile in quello che si fa: loro capiranno e ne saranno felici.
Ecco perché la maternità non deve essere vista come un ostacolo alla carriera e viceversa. Essere una mamma blogger, nel mio caso, mi permette di passare tanto tempo prezioso con le mie bambine e con Greg, tempo che normalmente avrei trascorso lontana da loro, persa in riunioni interminabili o dietro a clienti che vogliono cose impossibili, con conseguenti rodimenti di fegato e incazzature serali che non fanno bene a nessuno, tantomeno a una plurimamma.
Dunque conciliare maternità e carriera si può e si deve: con le dovute accortezze e cercando di non forzarsi mai: dev’essere una cosa naturale. Non tutte le mamme se la sentono di lasciare i bimbi per dedicarsi anche alla carriera, ma nulla vieta che se ne sentano l’esigenza non possano farlo. Magari non subito, magari ci vuole del tempo, ma se dentro il vostro cuore sentite questa esigenza di essere mamme ma anche donne lavoratrici, allora fatelo.
E quando i vostri bimbi saranno grandi, vedrete che saranno proprio loro i vostri primi fans.
Ps. Ho volutamente usato foto di momenti in cui stavo lavorando, ma il mio magnifico lavoro i ha permesso di avere comunque i miei figli con me:)