Le tette di Belen non fanno scandalo. Ma allattare in pubblico nella nostra società è ancora tabù e la bufera social su questa foto lo ha dimostrato
Ieri, a tredici giorni dal parto, mi sono concessa il primo pranzo fuori da sola con mio marito e Ruggero Gregorio. Mio marito, come tutti gli uomini innamorati del loro bimbo (e spero anche della loro moglie;) mi ha scattato una foto mentre il piccolo prendeva il suo latte dal seno in santa pace. Una tra queste foto mi è piaciuta più delle altre, perchè secondo me emana serenità ed amore allo stato puro e ho deciso di postarla su Instagram e successivamente su Facebook, con un messaggio molto semplice: “care mamme, non chiudetevi in casa solo perchè avete un neonato tra le braccia. Uscite, fate squadra con i vostri mariti, fate la vostra vita di sempre, perchè un bimbo non pregiudica nulla, semmai arricchisce”. E invece… Invece con grande tristezza ho scoperto col mio quarto figlio che allattare in pubblico è scandaloso e che l’immagine di una donna che allatta il suo bambino genera non solo fastidio, ma anche pensieri perversi.
Tempo fa pubblicai sul blog un articolo in cui la povera Elena Santarelli veniva massacrata perchè aveva postato una foto del frigo di casa sua in cui si vedevano dei contenitori con latte artificiale già dosato per la sua bimba neonata. Le persone, donne soprattutto, le diedero contro perchè no, non si può dare il biberon ad un neonato, un neonato va allattato al seno sennò sei una madre di merda. E lei poverina a spiegare che (vero o meno che sia) non aveva abbastanza latte. Insomma, tutte paladine dell’allattamento al seno, mi sono detta.
A me in verità allattare al seno non è mai piaciuto, la trovo una gran schiavitù e co le altre bimbe ho avuto problemi di ragadi e varie. Però ho sempre allattato perchè so quanto questa pratica faccia bene al bebè. Invece con Ruggero Gregorio le cose sono andate diversamente: in clinica non mi hanno mandata a casa finchè il piccolino non si è attaccato in maniera corretta e dargli il latte è diventata una cosa non dico piacevole, ma non fastidiosa. Di piacevole sicuramente c’è il guardare il viso del mio bimbo mentre se ne sta appollaiato su di me consumando il suo pasto e in qual momento, ovunque siamo, esistiamo solo noi. ecco perchè non mi vergogno di allattare in pubblico e non ci vedo nulla di strano: il mio bambino ha fame, io lo tiro su dalla carrozzina e lo allatto.
Ma quella foto ha scatenato un putiferio nei social. C’è chi ha detto “io ho il diritto di mangiare senza vedere un neonato che mangia”, chi ha detto che stavo solo ostentando il seno (vi sembra che si veda molto?), chi addirittura ha risposto con una volgarità che nemmeno le bestie concentrandosi appunto sui 2 cm di pelle che si intravedono. Molte mamme (sì, proprio mamme) mi hanno invitato a coprirmi, perchè ok allattare in pubblico, ma coprendosi con un foulard per non infastidire gli altri (fastidio? Ma per cosa esattamente?!), altre hanno sostenuto che se posto “foto così” è normale aspettarsi delle critiche e che ci vorrebbe più discrezione per una fatto tanto intimo (quindi ok, mi chiudo direttamente in casa, visto che mio figlio ciuccia circa dieci volte al giorno). Dunque sì, allattare in pubblico è ancora tabù, anche in questa società in cui Instagram e i social in generale pullulano di tette e culi.
Con questo post ringrazio tutte le persone (ad ora un migliaio circa) che hanno condiviso questa foto sostenendo il diritto di una mamma di allattare in pubblico, ovunque si trovi. Che poi più che la mamma in questo modo sostenete i neonati, perchè alla fine una donna che deve lavorare per forza deve ricorrere al biberon, togliendo al piccolino momenti e soprattutto nutrienti preziosi.
Io continuerò ad allattare in pubblico Ruggero finchè avrò latte e se a qualcuno non sta ben, che si girasse dall’altra parte.
Ps. Ho appena scoperto che Google e i motori di ricerca considerano la parola “allattare” una parola da non indicizzare, in quanto connesso ad oscenità e nudo. Ciao. Vado a vivere su Marte che forse si sta meglio.