Grande famiglia, grandi responsabilità? Decalogo tragicomico delle cose più assurde che mi sento dire, da perfetti sconosciuti e davanti ai miei figli
Qualche giorno fa sono andata a far fare la visita sportiva alle tre bambine. Greg voleva assolutamente accompagnare Eva, quindi si è fatto tre ore in ospedale con noi, saltando l’asilo (ci tornerà, prima o poi, dopo questo inverno di malanni continui).
Ho percorso le lunghe corsie come mamma papera con paperelle al seguito, tra gli sguardi di persone che mica sempre mi guardano con tutta quest ammirazione, anzi…
Per tre lunghe ore (ecg, ecg sotto sforzo, test visivi, controlli) vari) abbiamo viaggiato in cinque tra ambulatori e sala d’attesa e devo dire che le domande assurde come sempre si sprecano.
Perchè, penserete, una mamma con i suoi 4 bambini che bene o male sono anche più educati di molti figli unici, riceverai solidarietà… E invece…
Invece no. Semmai genera affermazioni e domande assurde.
Come sempre, tra le domande più gettonate per una mamma di 4 figli troviamo:
“Ma sono tutti i tuoi?!”. No, ne ho raccattato qualcuno per strada.
“Ma lei è la mamma della Del Siena o delle Pavan?”. In realtà quella col cognome diverso l’ho adottata, come si deduce dalla carnagione scura.
“Vabbè ma sono tutti bravi, così è facile”. Eccerto, sono fortunata, li ho ordinati così bravi a Babbo Natale e pensa, mi ha accontentata per ben 4 volte! L’educazione non c’entra nulla.
“Sì ma non lavori!” (Ovviamente NO?)
“Avrai molti aiuti”. Certo, per questo me li tengo tutti e 4 tre ore filate in ospedale sudando come un caimano per stare dietro a Greg.
“Ma con il tuo ex marito vai d’accordo?” … Ovvio, anche perché se così non fosse secondo te te lo dico di fronte alle sue figlie?! “Beh, ma allora – ribattono imperterriti – perché vi siete lasciati?”.
“Oh mamma che capelli lunghi, io li taglierei, sai quanto ci vuole ad asciugarli!” . Si da il caso che io segua per quello che posso il gusto estetico delle mie figlie, frangia, non frangia, più lungo, più corto e che quei 5 minuti in più non mi cambino sostanzialmente la giornata. E comunque mica devi asciugarle tu…
”Alla fine ce l’hai fatta a fare il maschio, il marito sarà soddisfatto!”. Il marito, quando abbiamo saputo di aspettare il quarto figlio, ha pensato di emigrare mooooolto lontano, figurati se gli interessava fosse maschio o femmina.
E da qui la strabiliante domanda successiva:
“MA LI HAI VOLUTI TUTTI?”
In realtà da ragazza pensavo che non avrei mai fatto figli, non mi sentivo proprio portata. Però insomma, diciamo che so come si fa a farli e anche come si fa a non farli.
E poi c’è l’ultima, la più bella secondo me: “Queste famiglie allargate sarebbero anche belle, ma i bambini soffrono”, ovviamente detto davanti ai suddetti bambini. E in effetti le loro facce come vedete nei social sono sempre molto sofferenti.
Ma possibile, mi chiedo, che non possiamo solo mostrare comprensione e rispetto verso le scelte altrui? Possibile che le nostre visioni siano così ristrette? Io comunque nel dubbio mi invento sempre le cose più assurde, almeno sorrido???