Tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio, al cinema esce domani Wonder Il Film. Ed ecco perchè ai vostri bambini farà bene vederlo (e anche a voi)
Tratto dall’omonimo libro-rivelazione di Raquel Jaramillo, in arte R. J. Palacio, domani 21 dicembre esce al cinema Wonder, film teoricamente per bambini che non potrà non affascinare e far riflettere anche noi adulti.
Il film narra l’ingresso alle medie di Auggie Pullman, affetto dalla Sindrome di Treacher-Collins, che per la prima volta fa la sua conoscenza con il mondo della scuola: fino a quel momento, infatti, “Auggie” era stato educato in casa dalla madre, che per lui aveva rinunciato alle sue velleità di illustratrice, tutto per proteggere a modo suo quel bambino così speciale, sotto tanti punti di vista.
Auggie fa il suo ingresso alla Beecher Prep School con un casco da astronauta, una corazza che lo protegge da sguardi di cui ha paura, perchè il suo aspetto, nonostante 27 interventi chirurgici, è molto diverso da quello degli altri bambini. Qui conosce per primi Julian, Jack e Charlotte, che reagiranno al suo arrivo in modo molto diversi.
Non sarà facile infatti per Auggie farsi accettare senza pregiudizi, nonostante la sua intelligenza – adora lo spazio e le scienze – e la sua attitudine alla gentilezza e il film non fa sconti buonisti, affrontando temi duri e di attualità come quello del bullismo.
Eh sì, perchè il pregiudizio è duro a morire e giudicare una persona dal suo aspetto resta sempre la strada più facile. Ma Auggie alla fine ce la farà, farà scoprire anche ai più restii la strada dell’accettazione, della comprensione, della gentilezza.
Pensate che questo inno alla gentilezza è talmente forte da aver ispirato in America la nascita di un vero e proprio movimento della società civile, “Choose Kind”.
Sono felice che le mie figlie “grandi” abbiano visto il film e lo consiglio vivamente a tutti i genitori con bambini in età scolare, dai sei in su. Ho riflettuto molto su ciò che prova il protagonista – che tra l’altro non viene mai compatito e il tono è sempre piuttosto ironico – e devo dire che mi ha fatto pensare molto a ciò che provavo io a scuola – io ero “diversa” perchè il mio unico interesse era lo studio – e a quello che mi raccontano le mie figlie.
Il bullismo, o comunque la mancanza di gentilezza, purtroppo è sempre più diffuso anche tra i bambini più piccoli e si fa davvero fatica ad accettare una diversità, qualsiasi essa sia. Però, quello che questi bambini e ragazzi prepotenti non si aspettano mai, è che qualcuno sia più forte di loro proprio perchè gentile.
Io scelgo la gentilezza, cerco di insegnarla ai miei figli e invito anche voi a farlo:)