Una sentenza del tribunale di Catania sull’affido dei minori fa molto discutere: i bimbi non per forza con la madre
La recente sentenza del tribunale di Catania fa discutere: “In base allo studio del diritto e dei principi etici condivisi nel nostro Paese – motiva il giudice Lima nell’ordinanza del tribunale , i figli sono di entrambi i genitori. In mancanza di prove del contrario, entrambi sono idonei a esercitare le loro responsabilità e a divenirne collocatari”. Cosa significa? Che il genitore collocatario non deve essere per prassi la mamma e che il papà non ha solo diritti e doveri e che, quindi, nel tema di affido di minori si cambia.
Si sa, in caso di separazione i figli, pur nell’ambito dell’affidamento condiviso, vengono sempre collocati presso la loro mamma. Ma il tribunale di Catania ha deciso che questa prassi non va bene: “Vi è una tendenza diffusa – si legge nell’ordinanza del tribunale etneo – ad affrontare il tema del collocamento dei figli sulla base di un non confessato pregiudizio di fondo per il quale i figli piccoli sarebbero principalmente delle madri; ai padri verrebbe solo consentito di esercitare diritti e doveri”.
Il padre, quindi, viene “rivalutato” dal giudice di Catania Felice Lima, non ha più solo diritti e doveri e non prende i figli con sè solo se ci sono gravi impedimenti da parte materna. Il che, con più di 90000 separazioni solo nel 2015, diventa un precedente importante.
A partire dal 2006 infatti il Parlamento ha introdotto la norma dell’esercizio congiunto della responsabilità genitoriale, con l’istituto dell’affido condiviso, ma l’affido dei minori alla madre è rimasto un qualcosa di pressochè “automatico”. Ora forse si cambia.
Che dire, da bambina che ha scelto di stare con il proprio padre, la ritengo una cosa molto intelligente… Sempre che non si traduca in scontri all’ultimo sangue tra ex anche su questo punto.