Vaccini obbligatori a scuola, approvato il decreto: ecco cosa cambia, quali sono quelli richiesti da 0 a 16 anni, le eccezioni e le sanzioni previste
Approvato ieri il decreto che stabilisce (di nuovo) l’obbligatorietà dei vaccini per l’ingresso a scuola. ecco cosa dice il testo di legge, quali sono i vaccini obbligatori (molte le novità), le sanzioni e le eccezioni previste.
Secondo il decreto approvato ieri senza vaccini è vietata l’iscrizione a nidi e a materne (da 0 a 6 anni) e l’obbligo vaccinale si estende anche alla fascia 6/16 con pesanti multe (da 500 a 7500 euro) e il pericolo di perdere la patria potestà per i genitori inadempienti.
Salgono a 12 i vaccini obbligatori cui i bambini dovranno essere sottoposti: si tratta dei vaccini contro polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia, parotite e varicella, alcune delle quali finora solo raccomandate (la varicella in due regioni in Italia non era nemmeno raccomandata).
Ecco quindi cosa cambia per le famiglie:
Bambini da 0 a 6 anni
Devono essere in regola con tutti i 12 vaccini obbligatori, somministrati a partire dal terzo mese di vita: polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, morbillo, parotite, rosolia, varicella, anti meningococco B e C. Chi non presenta il certificato vaccinale non può iscriversi al nido o alla materna.
Bambini 6-16 anni
Per la scuola dell’obbligo (elementari, medie, primi due anni delle superiori) il non essere in regola con il calendario non impedisce l’iscrizione a scuola; se mancano uno o più vaccini, però, la scuola deve effettuare una segnalazione alla Asl, che convoca i genitori e li invita a fare le iniezioni che mancano. Il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati (la mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.). La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.
A questo punto la Asl segnala il genitore inadempiente al Tribunale dei Minori (si richia la sospensione della potestà genitoriale) e impartisce una multa da 500 a 7500 euro.
Si può omettere una vaccinazione?
Sì, se il medico curante certifica il rischio specifico per la salute del bambino la vaccinazione può essere omessa o differita. In questo caso il bambino verrà inserito dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati.
Se il bambino ha già avuto le patologie indicate?
Bisogna presentare il certificato medico che lo attesti e possono essere richieste analisi del sangue specifiche.
Sul decreto si è espresso l’immunologo Roberto Mantovani (leggete l’articolo completo qui):
«L’Accademia nazionale dei Lincei, proprio giovedì ha pubblicato un documento, e io sono uno degli estensori, che si esprime a favore dell’obbligatorietà in modo unanime. Nel lavoro abbiamo documentato scientificamente la sicurezza e l’utilità dei vaccini. Non dimentichiamoci che l’Oms meno di un mese fa ha dato un cartellino giallo all’Italia per il calo della copertura vaccinale, in Europa seconda solo alla Romania per i casi di morbillo. Oltre il 30% dei pazienti sono stati ricoverati per complicanze. In Italia sta succedendo quello che in California è capitato un paio di anni fa, dove è stato reintrodotto l’obbligo di vaccini per poter andare a scuola dopo un’epidemia grave di morbillo, che ha messo in pericolo di vita bambini leucemici che, non potendosi vaccinare perché immunodepressi, hanno contratto la malattia o sono stati costretti a non andare a scuola perché i compagni non erano vaccinati. Dopo la California molti altri Stati hanno seguito la stessa strada, e stiamo parlando degli Stati Uniti, il Paese più liberale del mondo. È presto per avere dati sui risultati di questa scelta, ma le premesse sono incoraggianti».