Avvertenza: questo non è un post fazioso, anche se riguarda un argomento delicato come i vaccini. Quindi leggetelo senza pregiudizi e ditemi cosa ne pensate
Qualche giorno fa ho scritto un post su fb a cui in tantissime avete risposto solidali. Ve lo anticipo, si parla di vaccini, ma qui una volta tanto non ve ne parlo da un punto di vista “tecnico” (per quelli ci sono i vostri pediatri), bensì vorrei portarvi ad una riflessione diversa, che ha a che fare con chi non è fortunato come molti dei vostri bambini (e nemmeno come la mia, che tutto sommato sta molto meglio di altri).
Il post diceva questo:
Non dormo (strano eh) e penso ad una cosa che è successa ieri sera a cena e che mi ha messo addosso una tenerezza infinita ma anche tanta rabbia.
Ero sola con le due bimbe grandi e avevamo cenato con le nostre schifezze preferite. Elena la vedevo preoccupata e l’ho presa sulle ginocchia quando la sorella si è addormentata.
“Che è successo?” le ho detto.
“Sai mamma, sono giorni che penso a quello che mi ha detto XXX.”
“Cosa?”.
“Mi ha detto che i vaccini fanno male perché hanno il mercurio dentro, fanno diventare SPASTICI e tu sei una mamma cattiva ad averceli fatti.”
Ohm… Le spiego che non deve preoccuparsi, che i vaccini di oggi non sono quelli di una volta e la rassicuro.
“Noi mamma li abbiamo fatti tutti, vero? Perché nella mia classe tre bambini hanno la varicella e non voglio ammalarmi”.
“Sì, li avete fatti tutti anche se certi avrei preferito evitarli, ma…” Mi sono fermata nonostante quello che avrei voluto dire e l’ho abbracciata. Ma non era ancora serena.
“Mamma, Eva li ha fatti tutti anche lei, vero?”.
“No amore, lei non può farli tutti.”
“Quindi tu mi devi promettere che la tieni sempre a casa con te perché io non voglio che si ammali. Lei non si deve ammalare, lo sai.”.
Ora, come spiegare ad una bambina di otto anni che anche se sua sorella non è sana come lei deve vivere una vita normale? Come dirle che quella preoccupazione è quella che mi accompagna da tre anni e mezzo? Ma soprattutto, come spiegarle che la società non la tutela affatto?
Ma ecco, tralasciando la stupidità di una mamma che dice certe cose a suo figlio, quale che sia la sua opinione in materia, vi spiego le cose dall’inizio, per chi non conoscesse tutta la nostra storia e visto che in tante mi avete contattata privatamente.
La mia terza bimba è nata già in una situazione complicata, come quella di qualsiasi famiglia allargata con bambini piccoli. Alla “fisiologica” difficoltà si è aggiunta la spiacevole sorpresa, durante la morfologica, che qualcosa nel suo cuoricino non andava.
Tralascio tutta la trafila, tralascio che mi sono dimessa dopo neanche 48 ore dal cesareo per conoscere mia figlia, portata d’urgenza in un centro con terapia intensiva cardiologica, dico solo che non è stata operata e noi ci auguriamo che non accada mai, ma questo ce lo diranno solo il tempo e i controlli. Il “ma” c’è ed è questo: mia figlia non può sottoporsi a tutti i vaccini, perché la sua malattia comporta una parte di immunodeficienza e il suo corpo risponde ad alcuni agenti esterni creando versamenti cardiaci. Al tempo stesso, non può permettersi certe malattie banali per altri (vedi la varicella, che poi tanto banale non è).
Quindi, direte voi? Quindi dovrebbe poter contare sull’immunità di gregge, quella che si verifica quando la copertura vaccinale supera la soglia del 98% di bambini vaccinati. Soglia che in Italia sta scendendo, perché i Social network portano una marea di cose buone, ma anche un’informazione spiccia e una grande dose di complottismo di cui molte mamme si accontentano.
Mi piacerebbe sentire una mamma che dice “non vaccino mio figlio perché il pediatra mi ha sconsigliato di farlo” (a me, ad esempio, ha sconsigliato alcuni vaccini per Eva, perché solo il pediatra conosce la realtà di ogni bambino), invece sento le mamme antivacciniste ripetere cose LETTE senza mai prendersi la briga di parlarne con il loro medico. Ma attenzione, se il bambino sta male in ospedale ci vanno, eccome e lì i complottismi scompaiono.
Cosa accade poi quando si fa notare che vaccinate è anche una responsabilità sociale, perché molti bambini stanno anche peggio di mia figlia e in alcuni casi NON POSSONO FREQUENTARE LA SCUOLA perché non c’è più l’obbligo di vaccinare e in molti non lo fanno? Accade che il buonismo che di solito accomuna queste persone, il loro amore per i bambini che propinano in mille modi è ahimè solo autoreferenziale e limitato alla loro casa ed è meglio fare collette per i bambini africani che non preoccuparsi dei bambini del vicino.
Non voglio dirvi di vaccinare convincendovi di chissà cosa, ve l’ho detto all’inizio. Vorrei che parlaste con il vostro pediatra, con la predisposizione ad ascoltarlo e se lui vi dirà di non vaccinare, non fatelo.
Non voglio dirvi che anche i vostri bambini non vaccinati potrebbero MORIRE per un morbillo o una pertosse andate male (i casi ahimè sono recenti, anche in Italia), voglio dirvi che siccome partorite in ospedale e sempre in ospedale portate i vostri bambini quando si ammalano o si fanno male, dovete dare ai medici – i soli che se ne intendono – l’opportunità di spiegarvi perché i bambini vanno vaccinati o perché, al contrario, il vostro non dovrà esserlo.