Un libro piacevole da leggere e ricco di spunti pratici ed interessanti per capire come salvare la coppia dopo l’arrivo dei figli
Capita spesso che anche la coppia più felice, dopo l’arrivo dei figli, si trovi in una situazione spiacevole. Arrivano i figli, arrivano i guai per il matrimonio, anche se questi figli sono stati assolutamente voluti da entrambi, perchè si sconvolgono gli equilibri e si amplificano le negatività che prima sembravano bazzecole. Questo tema, quantomai attuale, è stato affrontato in maniera intelligente e spiritosa dalla giornalista americana Jancee Dunn nel libro “Come non odiare tuo marito dopo i figli” (Sonzogno).
Il matrimonio della Dunn è andato in crisi in seguito alla nascita della figlia, nonostante lei e il marito l’avessero voluta e nonostante si conoscessero molto bene; ma lei ha preso in mano la situazione, si è rivolta ad un terapeuta, ha affrontato insieme a lui un percorso che li ha portati a ritrovare la serenità. E durante questo percorso si è posta molte domande, a cui ha lasciato rispondere gli esperti, che le hanno subito spiegato un concetto forse banale, ma che spesso tutte noi dimentichiamo:
Tutti gli esperti che ho consultato mi hanno spiegato che i problemi sorgono laddove manca la chiarezza. A me capitava questo: se mio marito non mi aiutava, io sbuffavo in silenzio, ma non dicevo nulla. Col tempo, ho capito che sbagliavo, perché le persone non possono leggerci nel pensiero
La giornalista ha così deciso di mettere a frutto la sua esperienza e di scrivere un “manuale salvacoppia” in cui si trovano degli spunti molto intelligenti. Il libro in sè non contiene verità assolute e di certo non basterà a salvare matrimoni al capolinea, ma io l’ho trovato molto interessante ed ecco i concetti che mi sono rimasti più impressi:
- «Assistere a un conflitto può insegnare a un bambino a cavarsela in una situazione analoga». E0 un pò quello che vi dicevo qui, cioè che noi tendiamo a preservare i nostri bambini da qualsiasi situazione negativa, ma vedere che noi ci passiamo e le sorpassiamo creerà dei figli in grado di gestire meglio i conflitti e le relazioni.
- Le prime a tagliare fuori i mariti, lamentandosi poi che non fanno la loro parte nella gestione dei figli, sono le donne (e anche su questo abbiamo già discusso). Se riusciamo a coinvolgere il nostro compagno e a non sentire il figlio come un qualcosa di nostra esclusiva proprietà, andrà meglio… E pazienza se non farà le cose come le faremmo noi, lui è lui e noi siamo noi.
- Anche il modo in cui “si chiede aiuto” (per quanto sappiate che io odi questo termine) è importante: bisogna essere sintetici, come spiega l’autrice: «Come mi disse Gary Chapman, autore del libro “I 5 linguaggi dell’amore”, per gli uomini è più seccante una domanda rispetto a una richiesta concreta», per cui dite al vostro uomo direttamente cosa deve fare e festa finita.
- Vostro marito rimanda continuamente delle cose e vi fa imbestialire? Jancee Dunn afferma: «Lo psicologo californiano Joshua Coleman, autore del libro “Il marito pigro”, mi ha suggerito di osservare bene mio marito per capire che cosa può infastidirlo dentro casa. Di capire, cioè quale, fra le faccende che potrei lasciare inevase arriverebbe a suscitare in lui una reazione. E di sfruttare questa sua “intolleranza” per indurlo a occuparsene in prima persona». Insomma, evitate di discutere e fategli vedere quanto può far arrabbiare una procrastinazione.
- Ritagliarsi del tempo per sè anche dopo i figli è indispensabile, ma, secondo la Dunn, non è realistico pensare che ciascuno ne avrà esattamente quanto l’altro: più che sul tempo, focalizzatevi su cosa volete fare, pazienza se baratterete tre giorni per una misera mezz’ora di ceretta dall’estetista.
Insomma, in questo libro si trovano consigli estremamente pratici e poche prediche: quelle, come dice l’autrice, non vanno fatte nemmeno ai figli perchè servono a poco. Meglio focalizzarsi sugli aspetti positivi e chiarire anche con loro quali sono i compiti di ciascuno in famiglia,