Gravidanza, come cambiano se si hanno altri figli piccoli i fatidici e “magici” nove mesi? Ve lo spiego dall’ottica di una tris mamma in attesa!
Nel blog di Mustela (brand meraviglioso di cui sono ambassador da alcuni mesi), vi racconto la realtà di una futura mamma in dolce attesa che ha già altri figli piccoli. Senza melodrammi, anche perchè non ce ne sono e senza troppe lamentele, cerco di spiegare cosa significa dividersi tra un fisico e una mente che hanno bisogno di riposo e tre bambine le cui esigenze invece non sono cambiate di una virgola.
La gravidanza rappresenta nell’immaginario comune il momento di massimo relax della donna, quello in cui ci si concentra su stesse e sul nascituro isolandosi da tutto ciò che potrebbe portare influssi negativi alla salute fisica e mentale e soprattutto riposandosi il più possibile in vista del parto e dei primi mesi “di conoscenza” col piccolo (chi non ha sentito la frase odiosa “dormi ora, perchè poi…”).
La realtà è ben diversa: oggi poche donne possono permettersi di smettere di lavorare, visto anche il fatto che molte di noi (mamme blogger in prima linea) scelgono la strada della libera professione o dell’imprenditoria e comunque non è che puoi dire alle incombenze quotidiane “ok, ci rivediamo tra nove mesi”. Se poi si hanno altri figli il gioco si fa ancora più duro, perchè, specialmente se si tratta di bambini piccoli, è difficile spiegar loro che la mamma in questo momento ha bisogno di RIPOSO.
Non ho mai vissuto la gravidanza come una patologia, nemmeno ora che sono alla quarta consecutiva e qualche problemino fisico in più ce l’ho avuto. Però, vi dico, se la prima è stata davvero una passeggiata di salute, già dalla seconda, molto ravvicinata (sono rimasta incinta quando la bimba più grande aveva solo 4 mesi) le cose sono andate diversamente. E sì che ho la “fortuna” – che poi non credo sia solo fortuna – di avere delle bambine bravissime, che dormono la notte, non distruggono casa nel momento in cui mi riposo sul divano e nel weekend si alzano e fanno colazione da sole senza neanche svegliarmi.
Però sono sempre bambine sotto gli otto anni e sono sono sempre tre (senza contare che nel weekend abbiamo spesso anche i bambini di Andrea). Chi ha bisogno delle penne nuove per scuola e te lo dice all’ultimo momento quando sei già in pigiama, chi domani ha ginnastica e “mamma, ti sei dimenticata un’altra volta la tuta”, chi è in piena pre-adolescenza, chi non ne vuole proprio sapere che non posso più prenderla in braccio (solo per elencarne qualcuna, eh), chi vuole che la porti al parco anche quando la tua pressione è a cinquanta e devi pure correrle dietro. Diciamo che quando la sera le metto a letto (le grandi, perchè Eva Maria resta sveglia fino a tardi ahimè) sono completamente distrutta e che le uniche pause che posso prendermi sono i rari momenti in cui loro sono a scuola e io non sono troppo indietro con il lavoro (essere in pari ormai è un concetto utopistico).
Una gran fatica, direte e in effetti è così; ma c’è un grande lato positivo: avete in mente la pace che si prova quando vostra figlia si appoggia alla pancia e parla con il piccino, gli canta canzoncine, lo coccola e la prima cosa che fa al mattino è tirarvi su il pigiama ed assicurarsi che niente sia cambiato? Ecco, questa è una sensazione che vi riappacifica con il mondo e vi fa pensare che fuori dalla stanza può accadere di tutto, ma voi non potreste essere più felici.
Paura della gelosia tra fratelli? Sinceramente non molto, perchè non ho mai avuto grossi problemi con le altre gravidanze. Certo, i bambini sono bambini e qualche giornata diversa dalle altre c’è, ma in generale diciamo che se la maternità è vissuta in maniera semplice e senza tante sovrastrutture mentali, raramente si hanno grossi problemi. L’unica vera paura che ho, di sicuro, è che con l’arrivo di un neonato in casa le mie energie non saranno sempre al top e magari non riuscirò a soddisfare tutte le esigenze delle altre piccole. Ma basta vivere giorno per giorno ed affrontare le difficoltà nel momento in cui si presentano, reinventandosi ancora una volta come mamma!
Ci rivediamo il mese prossimo, con un neonato in più:)