Ivan Zaytsev, campione di pallavolo, insultato e minacciato sui social per aver vaccinato la figlia. No vax scatenati: “A volte il sorriso si spegne lentamente”
Ivan Zaytsev, famosissimo pallavolista, è stato insultato e minacciato sui social. La sua “colpa”? Aver postato una foto in cui racconta di aver vaccinato la figlia Sienna, nata lo scorso 5 gennaio.
“E anche il #Meningococco è fatto! Bravissima la mia ragazza sempre sorridente! #Vaccino #SiennaZaytsev”
A questo punto i no-vax si sono scatenati:
“Pensa a giocare a pallavolo; migliaia di bambini sono morti a causa dei vaccini o sopravvivono gravemente danneggiati”.
“Ti auguro che la bimba sia così sorridente anche domani e sempre. A volte il sorriso si spegne lentamente”.
La gravità, insomma, è davvero alta.
“In un momento storico particolare, nel quale la questione “vaccini sì, vaccini no” divide e fa discutere, mi è sembrato giusto far sapere la mia scelta: sono un personaggio pubblico, è giusto farlo”, ha spiegato il campione.
“Mi hanno accusato addirittura di essere pagato dalle industrie farmaceutiche e hanno augurato malattie ai miei figli. Tanta ignoranza mi preoccupa”
“Parto dai dati dell’Oms, non del paninaro dell’angolo: i numeri spiegano che i vaccini aiutano a debellare le malattie. Ero consapevole che ci sarebbero stati pareri discordi, ma non sarebbe stato un problema confrontarmi con opinioni differenti: i miei genitori mi hanno abituato a non dare peso alle lodi e ad analizzare invece le critiche. L’avrei fatto anche stavolta, ma nel solco della civiltà. Avrei cercato l’empatia nel dialogo per comprendere le ragioni di chi, sulla questione, è contrario. Invece ho ricevuto una montagna di insulti, qualcuno mi ha dato dello zingaro”.
Nessuna reazione o querela, però, verso gli haters: “Diciamo che la chiudo lì, anche perché non pochi hanno capito di aver passato il segno e hanno levato i commenti. Le querele erano e sono pronte, ma non vorrei arrivare a tanto”.
In un momento in cui, dopo anni di battaglie, l’attuale governo ha deciso di togliere in qualche modo l’obbligo di presentazione i certificati vaccinali, basandosi solo sull’autocertificazione dei genitori, questa questione ha fatto molto discutere.