Kasia Smutniak per la prima volta mostra i segni della vitiligine: ‘Crescere è anche imparare ad accettarsi. Bisogna amare i propri difetti’
Kasia Smutniak mostra per la prima volta sui social i segni della vitiligine, da cui è affetta da sei anni. L’ex compagna di Pietro Taricone, scomparso nel 2010 e da cui ha avuto Sophie, è ora legata a Domenico Procacci, da cui ha avuto Leone, 5 anni.
Kasia decide di condividere con i suoi follower il percorso che l’ha portata all’accettazione di questa patologia, che causa macchie bianche sulla pelle, ben visibili nelle foto su piedi, mani, gomiti e di solito nascosti dal trucco.
“Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate… Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto”, dice la Smutniak.
“Io, crescendo, ho imparato anche un’altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito… E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi”.
“Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa, ‘FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI’, e ho deciso di farla mia”.
La bellissima attrice ha da poco compiuto 40 anni e ha sorpreso amici e follower con una richiesta: niente regali, ma C’è fondi per poter mandare avanti la scuola che ha fondato in Nepal con la Pietro Taricone Onlus.
“Per me questo qua è un momento estremamente importante. E per i 40 anni ho deciso di farmi un unico regalo, di esaudire il mio grande desiderio che la scuola possa andare avanti e così abbiamo iniziato una raccolta fondi circa un mese fa. Io veramente non ho bisogno di nulla, non c’è regalo più grande che potrei chiedere. E il regalo più grande è l’aiuto economico con la mia scuola”, ha detto Kasia a ‘Freeda’.
“Normalmente faccio delle liste quando arrivano le date con lo zero come ad esempio 20, 30 e 40. Ci sono le cose che ho fatto e quelle da fare e naturalmente ne aggiungo anche delle nuove perché la scuola, per esempio, quando avevo 30 anni non c’era sulla lista. Per quest’anno sulla lista ancora c’è e il sogno è che possa andare avanti”.