Cambia ancora. L’autodichiarazione o autocertificazione per spostamenti in tempo di Coronavirus è cambiata di nuovo, a seguito del nuovo Dereto proclamato dal presidente Conte.
Per tutto ciò che si può o non si può fare secondo il nuovo decreto di contimento del Coronavirus, vi invito a leggere le FAQ sul sito del Governo.
In generale, comunque, vale quanto detto sempre per l’autocertificazione: dovete averla con voi e compilarla per ogni spostamento NECESSARIO (altrimenti si resta a casa!)
– Quando si può uscire?
Per “comprovate esigenze lavorative“, “situazioni di necessità” e “motivi di salute“. Ma bisogna avere l’autocertificazione con sé. In assenza di una di queste tre ragioni, NON si può uscire di casa.
– Cosa si intende per “situazioni di necessità”?
Recarsi negli esercizi commerciali rimasti aperti, un solo componente della famiglia alla volta (vedi: spesa, edicola, tabaccheria, ahimè). Portare i figli dai nonni se si deve andare a lavorare, per il genitore separato prendere il figlio dall’ex coniuge, asistere un parente non autosufficiente.
Non è necessità, ad esempio, il pranzo della domenica dai parenti, ma mi sembra ovvio.
– I bambini devono stare chiusi in casa?
NO, si può passeggiare in prossimità del proprio domicilio rispettando il divieto di assembramento (no al parco, no agli amichetti). Concedetegli una passeggiata di un quarto d’ora se non abitate in un luogo affollato.
– Come faccio se non ho una stampante in casa?
Potete scrivere a mano le stesse cose su un foglio. Considerate poi che ogni pattuglia sarà munita di autocertificazione.
Violare il decreto è sanzionabile penalmente con l’arresto, fino a 3 mesi di reclusione e una ammenda fino a 3000 euro. Di seguito le risposte alle domande più comuni.