In principio fu la campagna Dove realizzata con donne normali. Il Geena Davis Institute in Gender in Media è un osservatorio fondato dall’attrice per stimolare i media ad uscire dallo stereotipo della donna perfetta ed incentivare l’utilizzo di personaggi femminili normali. Un attrice che si schiera contro gli stereotipi di Wonder Woman proposto dallo star system; non l’unico caso – a parte le finte dichiarazioni di modelle sfioranti l’anoressia che affermano di mangiare tutto in quantità e invitano le ragazzine a non cadere nella trappola della magrezza a tutti i costi), ma ancora una goccia in un oceano. Recenti le dichiarazioni di Lady Gaga con foto postate sul suo sito e relativa campagna anti perfezione a tutti i costi: “sì, sono ingrassata dieci chili perchè amo la buona cucina italiana e non me ne frega niente”.Che qualcosa stia cambiando?
In effetti buttando lo sguardo sulle nuove serie tv americane si ha questa impressione; defunte (per fortuna) le sexy bagnine di Baywatch, le nuove protagoniste si avvicinano maggiormente sia per aspetto fisico che per emozioni alle donne che tutti conosciamo: donne insicure, a volte fragili, che si prendono cura di sè ma che non fanno di questa cura il principale scopo della loro vita. Proprio come noi, noi mamme in particolare (quei chiletti in più dopo una gravidanza non fanno che aggravare le cose, purtroppo). In queste serie essere normali o anche curvy non e’ piu un delitto: date un’occhiata a Fox (cosa sarebbe la vita senza Sky…). In Drop Dead Diva una modella si reincarna nel corpo di una avvocatessa sovrappeso, che ha le fattezze di Brooke Elliot e dopo l’iniziale guerra contro il proprio corpo capisce pian piano che la bellezza non e’ un fatto di taglia, ma di stato mentale.
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| Brooke Elliot in Drop Dead Diva |
In The Big C invece la protagonista, che scopre di avere un cancro e decide così di abbandonare le inibizioni e godersi la vita, corpo imperfetto compreso, e’ una ordinaria Laura Linney e nel cast figura anche la strabordante Gabourey Sidibe. Aspetto poi con impazienza Girls, su MTV, dove Lena Dubham mostra senza problemi i cuscinetti e la cellulite che tutte noi abbiamo, chi piu chi meno. .
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| Laura Linney in The Big C |
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| Gabourney Sidibe |
Non dico che questa sia una rivincita per noi donne normali. I problemi che ci creiamo per il nostro aspetto sono tanti, troppi e i disturbi alimentari sono in costante crescita ed irrompono ormai anche tra le bambine (triste dato, le dodicenni sono notevolmente a rischio); non basterà questo e non basteranno le finte battaglie che a stagioni alterne qualche stilista si inventa, rimettendo poi in passerella delle tristi taglie 36. Non basterà nulla, forse, perche’ le donne problemi in merito al loro aspetto storicamente se li sono sempre fatti… Ma allora come possiamo proteggere i nostri figli, come possiamo proteggerci noi? Alle mie bambine faro’ vedere le foto di quando sfilavo, un metro e ottanta per 47 chili e mostrerò loro il mio viso triste e contratto; poi tirerò fuori le foto di me incinta, di me dopo il parto, con loro in braccio::: E spero notino come i chili in piu’ abbiano portato con sè sorrisi e rilassatezza.
Spiegherò loro, molto diverse fisicamente per genetica, che la moda veste tutte, magre, medie o robuste e che devono badare allo stile, piuttosto che a quel chilo in più sulla bilancia o a quel difetto su cui focalizziamo tutta la nostra attenzione. Perchè un rossetto rosso, un paio di tacchi o un bel vestito fanno la differenza, lo stile ama qualsiasi forma e vince su tutto.
