ll principio del metodo Montessori aiuta i nostri bimbi a crescere in autonomia. Ma come funziona?
Il nome Maria Montessori non vi è nuovo? Scopriamo insieme perché questa donna ha rivoluzionato l’approccio educativo e come far tesoro dei suoi insegnamenti.
Il principio Montessoriano si basa essenzialmente sul dare la libertà al bambino di manifestare la sua spontaneità. Nulla di più facile, direte. E invece no, perché per noi adulti capire il limite tra l’”accompagnare” e il “condizionare” non è sempre così semplice.
Se siamo stati cresciuti nel segno di regole e disciplina – per la mia generazione di quarantenni è abbastanza comune – non è per nulla scontato lasciare spazio al metodo Montessori, che prevede invece l’attenta osservazione del bambino e delle sue azioni. Non è facile pensare che non sempre dobbiamo intervenire, anche nel caso di atteggiamenti che ci sembrano “sbagliati”, ma che sono semplicemente sintomi di mancata esperienza.
Sono proprio questi atteggiamenti non consoni, infatti, a svolgere una funzione molto importante ed utile per il bambino stesso.
Cosa è il Metodo Montessori?
Secondo Maria Montessori la vera salute, fisica e mentale, è il risultato della “liberazione dell’anima” . In questo percorso di liberalizzazione del bambino, l’adulto deve intervenire solo per aiutarlo a conquistarla. Ricreare ambienti familiari “su misura“, fornire oggetti pedagogici appositamente studiati, favorisce lo sviluppo intellettuale del bambino.
In tutto ciò l’adulto deve lasciare il bimbo di esprimersi, limitandosi a proteggerlo, ricreare ambienti che possano aiutarlo ad interfacciarsi con la vita di tutti i giorni e fornire oggetti pedagogici pensati ad hoc.
SE NON SI INTERFERISCE, IL BAMBINO TENDERÀ AD AUTOCORREGGERSI E PENSARE A SOLUZIONI PER RISOLVERE EVENTUALI OSTACOLI.
Ecco quindi i 15 principi del Metodo Montessori da seguire per crescere figli felici e indipendenti:
- I bambini imparano da tutto ciò che li circonda. Siate il migliore esempio per loro.
- Se li criticate molto, la prima cosa che impareranno sarà giudicare.
- Se li elogiate regolarmente, impareranno a dare valore alle cose.
- Se mostrate loro ostilità, impareranno a litigare.
- Se li ridicolizzate frequentemente, saranno timidi.
- Aiutate i vostri figli affinché crescano sicuri di sé stessi in ogni istante, solo così potranno imparare a fidarsi degli altri.
- Se li sottovalutate, svilupperanno un sentimento negativo di colpevolezza.
- Fate loro capire che le loro idee ed opinioni sono sempre ben accette, in questo modo si sentiranno bene con sé stessi.
- Se vivono in un ambiente in cui si sentono curati, integrati, amati e necessari, impareranno a trovare l’amore nel mondo.
- Non parlate male dei vostri figli quando sono vicino a voi, e neanche quando non lo sono.
- Date sempre valore alle cose positive dei vostri figli affinché non rimanga spazio per le cose negative.
- Ascoltateli sempre e rispondete loro quando vi si avvicinano con una domanda o un commento.
- Nonostante abbiano commesso un errore. Correggeranno i loro sbagli più in là nel tempo.
- Dovete essere disposti ad aiutare i vostri figli se hanno bisogno di qualcosa, ma dovete anche essere capaci di lasciare che trovino le cose da soli.
- Quando vi rivolgete a loro, fatelo sempre nel migliore dei modi. Offrite loro il meglio di voi.
Eva Maria ha frequentato una scuola montessoriana e da quel momento ho capito l’importanza di questo metodo, che oggi viene riproposto in diversi giocattoli per bambini. Il nuovo gioco Lisciani “Giocare e Educare Montessori La magia del tuo nome” punta proprio su questi principi per regalare a noi e ai nostri bambini momenti di condivisione all’insegna dell’apprendimento.
Questo gioco – adatto per i bimbi da dai 5 anni in su – stimola il linguaggio e la comunicazione nel bambino e gli insegna i primi rudimenti di scrittura. Con oltre 100 tessere illustrate si possono riprodurre tantissimi nomi, che a loro volta, capovolgendo la tessera, comporranno delle fiabe.
Il Metodo Montessori è una disciplina il cui obiettivo è dare libertà al bambino di manifestare la sua spontaneità. Non significa non dare regole, ma lasciare semmai che queste vengano assimilate grazie all’esperienza.
Greg si diverte a comporre il suo nome e quello delle sorelle, riconoscendo i disegni delle varie lettere e poi insieme leggiamo le fiabe che si compongono, di volta in volta diverse.
Un ottimo metodo per allenare la memoria, l’intuizione, ma anche la fantasia, grazie alle bellissime illustrazioni che tra trasmettono un’atmosfera magica!
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Post in collaborazione con Lisciani