M-Team: un evento per grandi e piccini per lottare contro la meningite
Chi mi conosce lo sa: sono sempre stata una mamma super attenta alla salute dei miei figli, qualche volta anche un po’ apprensiva, ma sempre assolutamente a favore della prevenzione, vaccini compresi.
Questo perché so bene quanto sia importante per i bimbi poter giocare serenamente con i propri coetanei e frequentare posti affollati senza il timore di poter contrarre malattie che purtroppo, nonostante i passi avanti della medicina moderna, sono ancora presenti e incombono sulle nostre vite in maniera pesante.
Un esempio su tutti? La meningite.
Una parola che fa paura persino a pronunciarla perché la meningite può provocare danni veramente gravi, soprattutto nei bimbi più piccoli, anche se non va mai sottovalutata a nessuna età.
La meningite B, una delle più pericolose, è scatenata dal meningococco B ed è attualmente la forma più comune.
La cosa peggiore è che purtroppo su questa infezione non esiste ancora un’adeguata conoscenza da parte dei genitori: secondo una recente ricerca condotta da Ipsos, infatti, il 41 % dei genitori non si considera sufficientemente informato sulla meningite.
Sono dati che spaventano, soprattutto considerato che ogni anno, nel nostro Paese, oltre mille persone contraggono la meningite e che, di queste, circa 1 persona ogni 2 viene colpita da meningite meningococcica.
In Italia, in particolare, i sierogruppi B e C sono i più diffusi e non c’è proprio da scherzare:
la meningite meningococcica può davvero uccidere, come accade in circa il 10% dei pazienti colpiti mentre nel 10-20% dei casi, i sopravvissuti possono essere sottoposti ad amputazioni o subire danni cerebrali, perdita dell’udito o disturbi dell’apprendimento.
Tutti i soggetti di qualsiasi fascia d’età sono a rischio di contrarre la malattia, ma è spaventoso sapere che l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita, in cui supera i 4 casi per 100.000.
Nel nostro Paese ormai ci sono vaccini contro la meningite gratuiti per specifiche fasce di popolazione, ossia quelle a maggior rischio di infezione, e sono stati inseriti nel nuovo Calendario vaccinale che a sua volta fa parte del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019.
La meningite dunque esiste ancora e va combattuta con tutte le armi che abbiamo a nostra disposizione, con la prevenzione vaccinale, ma anche con la ricerca scientifica e con l’informazione perché più sappiamo su questa infezione, più riusciamo ad aiutare tutti coloro che sono a rischio o che, per motivi di salute, non possono vaccinarsi e rischiano davvero tanto a vivere a contatto con persone non vaccinate.
Proprio per sensibilizzare i genitori su questo tema così importante, l’M-Team, la squadra di mamme voluta dal Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite scenderà in piazza a Roma, a Ponte Milvio, il prossimo 11 maggio per parlare direttamente con i genitori, mentre i bimbi potranno giocare all’interno di un mini villaggio appositamente realizzato per loro.
Non solo: a capitanare le super mamme ci penserà la campionessa Tania Cagnotto, testimonial di questa importante giornata di prevenzione e sensibilizzazione, insieme alla pediatra Elena Bozzola che fornirà ai genitori tutti i consigli utili per la salute dei propri bambini.
Durante la giornata – che inizierà alle 9.30 e terminerà alle 18.30 – verrà distribuito materiale informativo sulla prevenzione contro la meningite e per tutto il giorno sarà attivo il servizio “Il Pediatra Risponde”. I bimbi intanto potranno giocare tra loro mentre verranno distribuiti anche numerosi gadget a tema.
L’iniziativa, unica nel suo genere, è stata presentata lo scorso 24 Aprile in occasione della Giornata Mondiale contro la Meningite e, dopo l’11 Maggio a Roma, si ripeterà il 18 Maggio a Bari, e 1 giugno a Padova,
Io faccio un appello a tutte le mie lettrici: l’11 – 18 Maggio e 1 Giugno scendete in piazza e venite a sostenere questa importante battaglia contro la meningite. Unite possiamo fare molto per la salute dei nostri figli, sperando che in un futuro prossimo questa malattia sia solo un brutto ricordo.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.m-team.it e puoi seguire le discussioni online con @mteam19
Post in collaborazione con Educom