Non cadete nell’errore di pensare di essere una pessima madre solo perché sbagliate. Concentratevi, invece, sull’educazione e la crescita dei vostri figli, fulcro della vostra vita.
Si dice, citando un vecchio detto, che il mestiere più difficile del mondo sia quello di genitore. E in effetti, chiunque abbia esperienza di educazione dei figli sa cosa significhi sacrificio, dedizione, attenzione, protezione e così via. È dunque vero che non sia semplice essere sempre all’altezza di questo ruolo, per un motivo o per l’altro.
Può succedere, infatti, che si venga sopraffatti da un senso di impotenza e di incapacità, di sconforto, ma ciò non prefigura necessariamente una donna come una pessima madre.
Da sempre esistono madri che abbandonano i propri figli o che risultano inadeguate alla loro funzione educativa, ma anche in quei casi è arduo giudicarle subito con l’etichetta di “pessima madre”.
Le situazioni andrebbero analizzate a fondo singolarmente e comprese nelle loro molteplici sfaccettature per comprendere il perché di certi comportamenti, senza dubbio sbagliati ma frutto, forse, di una situazione psicologica di forte disagio cui non si ha la forza di reagire o di cui non si ha neppure consapevolezza.
Sono dell’idea che non si possa accusare nessuna donna di essere una pessima madre quando questa cerchi il benessere del proprio figlio, se si sforza di educarlo con sani principi e con amore, di farlo crescere al meglio nel tentativo di non fargli mancare nulla, soprattutto dal punto di vista fisico ed emotivo.
La moderazione, il buon senso e l’istinto sono gli elementi che dovrebbero guidare il genitore verso l’educazione del proprio figlio. Ovviamente, siamo esseri umani e in quanto tali possiamo sbagliare. La cosa importante è che ci si renda conto di aver commesso l’errore e ci si impegni per porvi rimedio, prima che sia troppo tardi. Ricordatevi che non esiste, nella realtà, la madre perfetta.
Quindi, neppure sbagliare vi rende una pessima madre. È importante esserne consapevoli. Ascoltate la vostra voce interiore e, se avete dubbi, confrontatevi con altre mamme o con professionisti esperti nell’ambito dell’educazione, ma sappiate che nessuno può sostituirsi a voi!
Voi avete portato in grembo la vostra ceratura, voi siete presenti nella sua vita ogni giorno, voi la vedete nei momenti felici e nei momenti di abbattimento, quando sta bene e quando sta male.
La forza e il coraggio di procedere lungo il faticoso cammino della crescita di un figlio possono venire meno. Il benessere dei più piccoli deve essere la vostra priorità. Abbiate fiducia in voi stesse e nelle vostre capacità, non perdete mai la forza d’animo.
Non dimenticate mai che il bambino ha la necessità di crescere e di sviluppare la sua personalità in un contesto dove si senta amato e accudito. Allora, tenendo presente questa sua necessità, fatevi i complimenti per come riuscite a conciliare il vostri impegni quotidiani con il ruolo educativo. Crescere un figlio per portarlo all’età adulta educandolo al tempo stesso sono due importanti processi della vita dell’individuo. Ogni eventuale errore ne è una conseguenza cui si può porre rimedio. Sempre.