Non sono la sola, credo, ad essere passata attraverso una separazione; nel caso del mio primo matrimonio è finita per volontà mia, ma a chi non è mai capitato di essere quella lasciata?
Sono stata un’adolescente irrequieta e di pseudo-fidanzamenti finiti male – nel senso che il suddetto pseudo-fidanzato mi ha mollata – ne ricordo parecchi.
Ricordo lui, quello che andava a cavallo come me ed avevo puntato fin da ragazzina: ci siamo corteggiati per anni (nel frattempo ognuno ha avuto le sue “storie”, se così si può chiamare un bacio rubato che sa di Big Babol), poi messi insieme, mollata dopo una settimana senza apparente motivo. E poi l’altro, quello bello come il sole che mi ha fatto perdere la testa, che per me ha lasciato la fidanzata storica e che poi mi ha riservato lo stesso trattamento dopo qualche mese. E come scordare l’uomo che non deve chiedere mai, quello che poteva donarti il mondo (e te lo dava), ma aveva infiniti mondi da donare ad infinite donne troppo perse per capire la sua trappola?
Certo, ne ho lasciati altrettanti, ma fatto sta che ho imparato da subito che l’amore non è eterno o che, come dice il film di Verdone, è eterno finchè dura. Sì, perchè può capitare che lui non torni (o lei, se preferite). E non sempre c’è un perchè, per quanto possiamo cercarlo. Magari ha smesso di amarci, magari abbiamo smesso noi e non siamo in grado di ammetterlo, magari doveva andare così, per prenderla con filosofia. E si rimane lì da sole, perse tra domande, tra tanti ma, tra “se” he portano in luoghi misteriosi ed inesplorati, tra lacrime che hanno gusti diversi a seconda delle fasi della giornata. Sì, perchè si va dal “che stronzo” al “farei qualsiasi cosa pur di averlo qui”… ma la verità è che in tutto questo stiamo perdendo di vista un punto fondamentale: nessuno è proprietà di nessuno e nessuno può decidere per conto di qualcun altro. Ma, soprattutto, nulla è eterno e quando le nostre mamme ci raccontavano la favola del principe azzurro che “prende la principessa e la porta via” dovevano informarci che prima o poi il bellimbusto ci fa scendere da cavallo e ci lascia nella merda.
Lo so, la mia è una visione dell’amore abbastanza pessimistica, ma forse molto più lucida di altre. L’ho detto più volte che non credo nel “per sempre”, ma piuttosto nel “qui e ora”, che a volte può diventare “altrove e mai”. Non credo alla favola che gli esseri umani siano la metà mordicchiata di una mela che deve in qualche modo ricostituirsi in un intero, perchè spesso la ricerca di quell’intero produce disastri.
E quindi… Se tu non torni?
Se tu non torni non è vero che “non c’è vita nei giorni miei” perchè caro Miguel Bosè, sarai stato pure un gran figo al tempo di quella canzone ma hai fatto pensare per anni alla sottoscritta, allora dodicenne, che l’amore fosse questo: o in due, o nulla. E non lo è. C’è tanta vita anche da soli, esistono lo stesso i tramonti di un rosa stupendo, i sorrisi dei bambini, i film talmente stupidi da farti ridere da sola come una scema sul divano, il caffè caldo a letto – anche se nessuno te lo porta più e devi alzarti a farlo e poi infilarti di nuovo sotto il piumone – le serate con gli amici, quella piccola o grande soddisfazione nel lavoro, quel profumo così conosciuto di pane appena sfornato misto a viola e lavanda passando per il vicolo del centro con i sampietrini tutti sconnessi. Esistono prati verdi dove l’occhio si perde, le riunioni a scuola con le maestre, esiste la mezz’ora di corsa alla fine della quale ti sembra il cuore possa esplodere, esistono i soffioni e i desideri da esprimere, esiste la manina calda e sudata di tuo figlio che ha bisogno di te per camminare.
Non finisce il mondo, caro Miguel. Mi hai presa per il culo. Il mondo cambia e noi con lui. Ma non finisce proprio un bel niente. E le stelle restano bellissime, solo che non ci parlano più di promesse pesanti forse quanto un petalo in estate, ci parlano di promesse forti come nodi fatti con la corda grossa, di quelli che non si sciolgono nemmeno se ti ci aggrappi forte per salire in alto.
Quindi caro Miguel, vaffanculo sentitamente… Le rondini tornano sempre a primavera.
(Se non avete colto il tutto ascoltatevi la canzone. L’immagine invece è del film “Se mi lasci ti cancello” e se non lo avete visto GUARDATELO!)