Perché e’ così difficile andare d’accordo? Voglio dire, ci piacciamo, ci scegliamo e poi arriva il giorno in cui quel difetto del nostro partner che tanto ci piaceva ci fa perdere le staffe. E allora il famoso quarto d’ora di ritardo che prima utilizzavamo ben volentieri per fare le nostre cose, inizia a darci sui nervi (tanto per fare un esempio).
Comunque, non so quali sono le cose che voi non sopportate, ma io e le mie amiche abbiamo stilato la seguente lista:
-arrivare a casa la sera stanco per il lavoro e guardarvi con aria tra l’interrogativo e l’incazzato perché “hai lavorato mezza giornata” (si e nell’altra mezza i bambini si sono badati, lavati e cucinati da solo, chiaramente)… Poi chiedervi con nonchalance “cosa mi hai preparato di buono stasera?” (Tra un pannolino sporco e l’altro, il succo di frutta che ha invaso ogni angolo della cucina, l’ufficio e gli asili pensavo ad una bella teglia di lasagne precotte, andrà bene?);
-la capacità di seminare calzini sporchi in qualsiasi angolo della casa (ma perché, non posso rimetterli domani? No caro mio, così come la spazzatura va buttata tutti i giorni – altro tasto dolente – i calzini si cambiano ogni mattina). Nel raro caso in cui decida di metterli a lavare, ovviamente non si spreca ad alzare il coperchio del cesto della biancheria, potrebbe slogarsi un braccio;
-trascurare il proprio fisico o il proprio look per poi criticare puntualmente il vostro: sei troppo grassa, perdi cinque chili e non hai più le tette, i pantaloni non ti valorizzano, i capelli potrebbero star meglio… Ma dico, ti sei guardato allo specchio stamattina? Oppure, domanda che sorge spontanea, stai con me perché ti piaccio o cosa? E pensare che molte di noi perdonano senza fiatare e anzi con tenerezza pancette ed acconciature improbabili, in nome dell’amore…
-dare sempre e comunque ragione a sua madre. Voglio dire, magari vostra suocera non è un esempio di rispetto e riservatezza, ma se voi una volta tanto perdete le staffe, e’ sicuro che non sarà con voi, perché la mamma e’ sempre la mamma;
-leggere i vostri sms o la vosta email e giustificarsi con un “me ne hai dato motivo”, ma se una volta lo fate voi, darvi delle pazze isteriche gelose;
-avere la sensibilità di un rinoceronte; avete un problema che vi crea ansia, ne parlate con lui ottenendo due possibili risposte: “ah, capito… Ma scusa, dove hai detto di avere messo il telecomando?”, oppure – non so cosa sia peggio – qualcosa tipo “dai, ma che vuoi che sia… Pensa che io domani ho una riunione con il capo e mica vengo a rompere le scatole a te”. Per concludere con il famoso e deprecabile “dormi, che sei solo stanca”;
-litigate furiosamente la sera e lui, la mattina dopo, mentre tu sorseggi il cappuccino rimuginando sull’accaduto, arriva e ti fa: “amore ma cos’hai? Ti vedo strana”. E tu glielo spiegheresti anche, ma non hai voglia di farti andare i biscotti di traverso.
Questi sono solo pochi esempi. Ho sentito storie di unghie dei piedi tagliate tranquillamente sopra il divano o il letto o di uomini che si sono fatti aspettare persino il giorno del matrimonio. E allora perché, quale strana alchimia ci lega a loro?
A volte non me lo spiego davvero, infatti avrei spesso una gran voglia di tornare single, ma poi.. Poi ci abbracciano e tra le loro braccia ci sentiamo protette come bambine, dimenticandoci di tutte le nostre incazzature (causate perlopiu’ da loro)… Poi li vedi con tuo figlio in braccio, li guardi ridere, cambiare maldestramente i pannolini, non essere in grado di calmarlo quando piange, non capire se ha fame sonno o semplicemente voglia di coccole e capisci due cose: che quell’alchimia si chiama amore e che ormai dobbiamo tenerceli, perché loro, senza queste donne che tanto criticano vicine, non ce la possono proprio fare.