Costanza Caracciolo racconta com’è stato partorire da sola a causa del Coronavirus: ‘ce la siamo cavata davvero bene’
Costanza Caracciolo in un lungo post su Instagram racconta com’è stato partorire da sola la sua Isabel.
A causa dell’emergenza Coronavirus, Costanza Caracciolo ha infatti dovuto affrontare il parto e il ricovero in clinica senza il sostegno de marito Bobo Vieri, della famiglia o degli amici.
Lo scorso 25 marzo è nata la secondogenita di casa Vieri/Caracciolo, Isabel. La bella ex velina bionda le dedica questo post:
“25 Marzo 2020. Ieri era il compleanno di un grande mito e proprio sulle note di “Amor mio, Basto io, Grandi braccia, Grandi mani avrò per te, Stretto al mio seno freddo non avrai, No, tu non tremerai, Non tremerai..” ..Sei nata tu, Isabel mia.. Nessuno mai avrebbe creduto che avremmo affrontato un momento così importante da sole, senza il tuo papà, senza la famiglia e gli amici, ma devo dire che ce la siamo cavata davvero bene…”.
Poi Costanza continua “Il parto precedente non è stato facile – avevano tentato l’induzione, ma poi si è dovuti ricorrere al cesareo d’emergenza – eppure all’esterno era tutto apparentemente così bello… Ieri invece durante il tragitto, mentre mi accompagnava papà, era tutto molto strano, strade vuote, silenzio assordante e io tremavo all’idea di dover affrontare tutto da sola.. Invece è stato un parto magnifico a suon di musica, con un team quasi tutto al femminile ed è andata benissimissimo, sei nata tu, gioia e luce di cui avevamo bisogno”.
La Caracciolo poi dice grazie tutti, soprattutto al marito: “Ringrazio mio marito Christian Vieri che si è preso cura di me e di Stella fino all’ultimo, sopportandomi per le mie continue paranoie per la paura del parto… Ringrazio tutti gli amici che mi hanno sostenuta con messaggi e chiamate prima e dopo… Un grazie gigante va al mio super ginecologo Franco Vicariotti e la moglie perché oltre ad essere due grandi professionisti si sono rivelati ancora una volta persone di famiglia…(rapporti che vanno oltre). Tutto il team dalle ostetriche, all’anestesista, infermiere, donne, mamme, ma prima di tutto persone umane che mi hanno dimostrato tutto il loro grandissimo affetto in un momento dove i miei affetti veri non potevano essere presenti”.
Nelle IG Stories la bionda 30enne spiega che non ha avuto con sè nemmeno il telefono: “Vi racconto un retroscena, ieri prima di andare in clinica, il mio telefono ha deciso di abbandonarmi, appena prima di uscire di casa, per cui oltre a essere completamente sola, ero anche senza telefono, follia! Il mio ginecologo mi ha prestato un suo telefono, però non sono riuscita a rispondere e ringraziare tutti”.
Il pensiero, ovviamente, va a quanto sta accadendo in Italia e in particolare in Lombardia: “Far finta di niente rispetto a quello che succede qui fuori è impossibile, però per 24h non ci ho pensato ed è stato bellissimo…”.
Molte follower hanno sottolineato che di solito con un cesareo si partorisce da sole, ma sicuramente Costanza avrebbe voluto avere vicino a sè, almeno prima e dopo, la sua famiglia. Le cliniche invece sono ovviamente blindate e solo i pazienti possono entrare, per evitare contagi.