Rendere indimenticabile una cerimonia grazie alle immagini? Ci pensa PhotoSì con tanti oggetti realizzate con i vostri scatti preferiti!
Ho sempre avuto un carattere molto riflessivo, anche da bambina mi piaceva trascorrere i pomeriggi in casa inventando storie e fantasticando nei ricordi. E proprio ai ricordi, i miei da adulta e quelli gelosamente custoditi dalle generazioni passate, è legato il mio amore per la fotografia. No, non la fotografia come la si intende oggi: non sono un asso della macchina fotografica, tantomeno conosco gli ultimi modelli di macchina fotografica uscita; intendo le foto, quelle stampate e raccolte in album dove si accumulavano negativi e pensieri.
Mia nonna aveva una grande scatola marrone che teneva in fondo alla cassapanca dell’ingresso e quando fuori pioveva o ero ammalata le chiedevo di aprirla insieme; dentro c’erano tantissime foto in bianco e nero, che ritraevano non solo i miei nonni da giovani o mio padre da piccolo, ma anche tante persone della mia famiglia che conoscevo appunto solo tramite queste immagini. Mentre le sfogliavamo mia nonna mi raccontava di loro, della guerra, della grande casa di campagna in cui abitavano e a me sembrava quasi di sentire i profumi dei campi o quello del pane fatto dalla mia bisnonna. Sì perché le foto sono, erano, questo: un’emozione racchiusa in un’immagine da rivivere dieci, cento o mille volte, o anche da strappare dopo un amore finito (non ditemi che non avete mai strappato quella di un vostro fidanzatino del liceo!).
Nella nostra era, nel mio lavoro, la fotografia ha assunto un carattere molto più immediato e soprattutto raramente è fruibile al di fuori di smartphone, tablet e pc. Non a caso c’è il famoso detto che “col cavolo che fotografavi tutto quello che mangiavi, quando pagavi il rullino”! Ok, questo non è assolutamente un fatto negativo, ci permette di avere una memoria anche di luoghi, persone e momenti che magari nel tempo avremmo dimenticato, ma… Ma voi ve la ricordate l’emozione dello sfogliare fisicamente delle fotografie? Tutta un’altra cosa, stampare le proprie foto, metterle su un supporto fisico, è una sorta di riconoscimento di valore per quella stessa immagine, alla quale si conferisce una dignità che nessuno smartphone potrà mai darle.
Per questo ho deciso di creare degli album per tutti i primi anni di vita dei miei bambini e devo dire che loro hanno sempre apprezzato, passano ore intere a sfogliarli e a sfogliare i miei di quando ero piccola, scovando ogni volta un particolare inedito e facendosi raccontare le stesse storie decine di volte, ma senza mai annoiarsi.
PhotoSì è un servizio web che nasce proprio per questo motivo: dare corpo alle emozioni attraverso la stampa dell’immagine, che può essere realizzata su vari supporti e con vari scopi: si va dal fotolibro, sfogliabile come un album di foto, ma del tutto personalizzabile, a temi d’arredo per la casa, fino a gadget per cerimonie, bomboniere battesimo, ecc.
Io ho scelto di rendere omaggio proprio alle prime cerimonie a cui Greg ha partecipato con le sue sorelline, raccogliendole in un elegante fotolibro che sostituisce di fatto il classico album di foto.
Ho scelto il fotolibro Eventi in carta lucida, che è assolutamente personalizzabile tramite l’app per iOs o il software MyComposer sul sito di PhotoSì. Nel primo caso, avrà 25 pagine, mentre nel secondo può averne fino a 120. Crearlo è semplicissimo (io ho scelto di farlo tramite pc): si caricano le immagini con una risoluzione abbastanza buona per essere stampate – nel caso in cui non lo fossero, tranquille, sarà il software stesso ad avvertirvi – si sceglie come organizzarle nelle varie pagine (o si lascia fare al programma), si scelgono sfondo, eventuali cornici e decori e si passa poi a personalizzare la copertina del fotolibro, aggiungendo un titolo e scegliendone colore e carattere.
Io, che in queste cose sono abbastanza minimalista, ho scelto un tema elegante con sfondo scuro, per mettere in risalto i bellissimi abiti dei bambini e restare concentrati sulla loro bellezza (perché si sa, per una mamma nulla è bello come i propri figli!). Il risultato è un oggetto che è anche un concentrato di emozioni e che è bellissimo da sfogliare con le mie bimbe… E tra qualche anno lo sarà anche con Gregorio!
In questo modo non rischio di dimenticare le loro espressioni buffe e i bei momenti trascorsi con loro (qui il battesimo di Greg e la comunione del loro zio) e ogni volta che lo aprirò a distanza di qualche tempo mi troverò a guardare, sorpresa, quanto siano cresciuti!
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