Francesca Fioretti parla per la prima volta della morte del marito Davide Astori a sette mesi dalla sua morte: “Qualcuno ha fermato il mio viaggio”
Francesca Fioretti parla per la prima volta della morte del marito Davide Astori, scomparso lo scorso 4 marzo a soli 31 anni la sera prima di una partita con la sua Fiorentina.
Dopo sette mesi di silenzio, Francesca ha raccontato al Corriere della Sera, intervistata da Walter Veltroni, come sta andando avanti la sua vita dopo la tragica scomparsa del papà di sua figlia Vittoria, 2 anni.
Poi sui social la Fioretti ha postato una foto con un soffione tra le mani, utilizzando come didascalia un verso de “L’Albatros” di Alda Merini: “Qualcuno ha fermato il mio viaggio, senza nessuna carità di suono. Ma anche distesa per terra io canto ora per te le mie canzoni d’amore”.
Al Corriere della Sera Francesca Fioretti ha spiegato che sa di dover andare avanti per sua figlia: “Io guardo Vittoria e so che il mio dovere è trasmetterle serenità e felicità, in questo caos. Ogni tanto penso che senza di lei forse avrei potuto gestire più facilmente il mio dolore. Sarei andata lontano, dove nulla mi riportava nel gorgo. L’amore di mia figlia è l’unica cosa più forte del mio dolore. Così deve essere. Devo riuscirci”.
“Ora la mia vita deve ricominciare. Ce la metterò tutta. Di una cosa sola sono certa. Di avere reso felice Davide nel tempo che abbiamo vissuto insieme. Nei momenti di sconforto penso che il destino con noi sia stato davvero ingiusto, ma sono disposta a sostenere il peso del dolore perché se non avessi incontrato Davide non ci sarebbe stata la gioia del nostro amore che ha reso possibile che lui si realizzasse e completasse come uomo e come padre. Se ne è andato, ma era nel momento più pieno e felice della sua vita, e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre”, aggiunge Francesca.
“Dovevamo camminare insieme, fino a perderci. Invece siamo soli. Tutti e due. C’era una vita possibile, per me e per lui. Ora, almeno per me, ce n’è un’altra, che non ho scelto. La costante gioiosa è Vittoria. Vittoria, la vita che non smette”.