Volete far felici i vostri figli senza spendere cifre folli in centro Italia? Andate alla Casa delle Farfalle a Cervia (che ormai io conosco a memoria!)
Ho conosciuto la Casa delle Farfalle di Milano Maritima (Cervia) tre anni fa e da allora è una tappa fissa verso la fine dell’estate con i miei bimbi. Si tratta di un centro importantissimo in Italia per la conservazione della biodiversità e permette di passare del tempo di qualità con i propri bimbi, dai piccoli ai grandi, imparando a conoscere un mondo meraviglioso.
Il parco che ospita la Casa delle Farfalle è nato nel 2002 grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale di Cervia, della Provincia di Ravenna e dell’Assessorato al Turismo della Regione Emilia-Romagna ed ha un design molto particolare, firmato da Ugo Li Puma: ad accogliervi, delle statue di farfalla giganti (e già lì i bambini rimangono incantati), poi i diversi ambienti da cui il parco è costituito.
Primo tra tutti, la grande serra – oltre 500 mq – in cui è ricostruita una specie di foresta tropicale con tanto di clima tropicale e arbusti tipici (sì, fa parecchio caldo all’interno, ma ne vale la pena), in cui osservare farfalle meravigliose provenienti da diverse parti del mondo.
Accanto la Casa degli Insetti, in cui i vostri piccoli potranno curiosare tra mantidi, insetto stecco e tutti gli insetti che vi vengono in mente (il costo è compreso nel biglietto di ingresso al parco).
Al centro un grande giardino con percorso botanico con piante tipiche della pineta, una seconda serra a forma di bruco che accoglie alcune specie di farfalle locali, panche e tavoli al coperto per mangiare. Completa il parco uno shop tematico (carinissime le calamite a forma di farfalla realizzate con lattine di Coca Cola usate) e un piccolo spazio gioco in cui i bimbi possono disegnare e ritagliare le mascherine che gli vengono consegnate all’ingresso (Greg preferisce le teiere rosa…)
Vedere le farfalle più disparate così da vicino è una bellissima esperienza per qualsiasi bambino e la cosa ancora più bella è che in questo ambiente gli animali sono in piena libertà, fanno la loro vita normale come la farebbero nella foresta, si rifocillano e bevono nelle aree dedicate e spesso vengono a “salutare” i piccoli visitatori.
Qui le farfalle nascono – in un ambito controllato dagli esperti, perchè il numero totale deve rimanere sempre lo stesso – crescono e muoiono, percorrendo il loro ciclo di vita completo: si possono ammirare anche i bozzoli più o meno schiusi e ogni giorno ci sono visite guidate che illustrano il tutto (Eva l’ha fatta, io dovevo correre dietro a Greg che era impazzito con le farfalle).
All’interno di alcune teche si possono vedere anche pesci particolari, lumache, camaleonti (che io non sono riuscita a vedere, tanto era mimetizzato bene). Nel fiume sotto il ponticello di legno nuotano tranquillamente le meraviglisoe carpe Koi giapponesi, con colori che vanno dal dorato acceso al rosso.
Insomma, se vi trovate in zona andate, anche perchè questo è il periodo migliore (in piena estate fa davvero caldo e la serra è un’esperienza mistica).