Michelle Hunziker segnalata dall’Aidaa alla procura di Milano per maltrattamenti sulla sua cagnolina. Ma lei si difende: solo un gioco
Questa estate è davvero calda per Michelle Hunziker. Prima la presunta crisi con il marito Tomaso Trussardi e le relative interviste di smentita, poi il caso mediatico scoppiato nei giorni scorsi su Aurora (la figlia maggiore) come conduttrice di XFactor, a cui tutta la famiglia Hunziker-Ramazzotti sta rispondendo a suon di post in ogni social. Ma questa accusa verso Michelle – colei che per prima portò un cagnolino in tv sul bancone di Striscia proprio per sensibilizzare il pubblico verso la tematica dell’abbandono e dei maltrattamenti sugli animali – non ce l’aspettavamo proprio. L’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente), ha infatti segnalato la showgirl svizzera alla procura di Milano per maltrattamenti sulla sua barboncina Lilly; la questione nasce da alcune foto pubblicate dal settimanale Di Più, in cui si vede Michelle in spiaggia con la figlia Sole e la cagnolina. Probabilmente per divertire la sua bimba, la Hunziker sotterra Lilly sotto la sabbia e viene immortalata dai paparazzi.
Michelle Hunziker, che adora la sua cagnolina tanto da averla spesso con sè anche quando lavora, non ci sta e su Facebook pubblica un lungo post contro il direttore del settimanale Sandro Mayer, accompagnandolo con una foto di Lilly in ottima salute:
Capisco che trovare notizie a Ferragosto sia difficile, ma esiste un limite anche all’ansia di vendere a tutti costi i giornali. Eppure è tale la preoccupazione del direttore Mayer di non vendere che non esita a inventare che avrei maltrattato la mia amata cagnolina Lilly! L’invenzione è talmente stupefacente che mi farebbe ridere se non si trattasse di una cagnolina che è a tutti gli effetti parte della mia famiglia e sulla famiglia non amo le invenzioni! Basta dunque caro direttore di emulare Archimede Pitagorico altrimenti il suo giornale finirà per sembrare un pessimo fumetto! Buon ferragosto da Lilly!
Come finirà la vicenda? Io spero vivamente che l’attenzione di queste associazioni si rivlga verso i luoghi in cui, realmente, si consumano ogni giorno maltrattamenti verso i nostri fedeli compagni domestici. E che il quoziente intellettivo di Mayer riesca per una volta a superare quello della suddetta barboncina e a pubblicare le dovute scuse.