Bambini felici di studiare le scienze? Ebbene sì! Grazie a Ricercamondo di Henkel i bambini delle scuole primarie scoprono il metodo scientifico divertendosi
Bambini felici di studiare le scienze? Ebbene sì! Chiedete ai vostri figli se troverebbero divertente scoprire da soli come funziona il dentifricio ( o prepararsi una crema idratante) la risposta sarà sicuramente un sì!
Sperimentare, sbagliare, imparare sono prerogative della crescita di ogni bambino e Henkel, con Ricercamondo (qui il link al progetto) dà la possibilità a tanti bambini di imparare il metodo scientifico e metterlo in pratica in modo divertente.
Le scuole primarie che si prenotano possono infatti partecipare ad una giornata in cui Henkel mette a disposizione degli esperti che insegnano ai bimbi il metodo scientifico in maniera divertente e coinvolgente.
Ricercamondo è nato nel 2011 a Düsseldorf, nel quartier generale di Henkel, e questo progetto (nome originale: ‘Forscherwelt’, letteralmente ‘Il mondo dei ricercatori’) è stato studiato in collaborazione con la Ruhr-Universität di Bochum e ha coinvolto complessivamente oltre 24.000 bambini in diversi Paesi.
In Italia, Ricercamondo è partito nel 2016 e ha finora visto la partecipazione di quasi 4.000 bambini e io spero davvero che il prossimo anno possano partecipare anche le scuole delle mie bambine, perché si tratta di un’esperienza davvero entusiasmante!
Abbiamo accompagnato una classe della scuola Don Orione di Milano: si sono divertiti un mondo creando una crema idratante e osservando come agisce il dentifricio. Ma prima di arrivare al risultato finale, hanno formulato le loro ipotesi, fatto esperimenti con le famose cartine al tornasole (ve le ricordate anche voi?) e tutti gli attrezzi del mestiere, scoprendo non solo l’effetto delle varie sostanze, ma anche come lavora un vero ricercatore.
E questo, ne sono certa, è molto utile per capire tanti fenomeni che abbiamo di fronte nella vita quotidiana.
In altre tappe del progetto i bambini hanno scoperto, ad esempio, come è fatta una colla, come reagiscono alcune sostanze sulla pelle o i tessuti, come si realizza un foglio di carta, il tutto in uno spazio a misura di bambino in cui i piccoli scienziati si immergono nella materia con tanto di camice, provette e varie sostanze da mixare.
L’insegnante con cui ho parlato durante la mia visita in Henkel raccontava che questi progetti sono ancora più importanti, ora che le scuole primarie raramente dispongono di laboratori di scienze. Un conto, infatti, è studiare qualcosa in un libro, un conto vedere con i priori occhi che un certo procedimento e determinate sostanze portano ad un risultato concreto.
Ma non solo: Henkel sa bene che stimolare la passione per la scienza nei bambini può rivelarsi importante per il loro futuro:
pensate che oltre il 95% dei laureati in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) risulta occupato a 5 anni dal termine degli studi e, secondo il Centro europeo per la Formazione Professionale, entro il 2025 il tasso di occupazione per questi specialisti crescerà del 13%, a fronte di un aumento medio di appena il 3%.
Tutto questo, ovviamente, senza fare discriminazioni di genere, anzi: lo scopo è quello di avvicinare anche le bambine alla scienza, perché al momento le donne sono ancora in minoranza tra i laureati in materie scientifiche.
Post In collaborazione con Henkel (https://www.henkel-ricercamondo.it/)