Elisabetta Franchi nel polverone per le dichiarazioni su donne e lavoro, sia a livello mediatico che maniagerale. Solo Sonia Bruganelli la difende: “l’azienda è sua”
Non tutte avrete letto la notizia del polverone mediatico scatenato dalla stilista Elisabetta Franchi dopo la polemica sulle lavoratrici e la gravidanza ed è bene riassumerlo.
La stilista 53enne al talk organizzato da PWH Italia e Il Foglio sul tema “Le donne e la Moda” ammette senza alcun problema di aver assunto donne in ruoli dirigenziali, ma solo dopo il compimento degli “anta”, ossia quelle che, parole sue, “hanno superato i quattro giri di boa”, intesi come matrimonio, gravidanze ed eventuale separazione, così che siano fortemente presenti nella loro professione e non rifiutino gli staroardinari.
Immediato il polverone nel web, dove l’unica a difenderla è stata per ora la produttrice 48enne Sonia Bruganelli, moglie di paolo Bonolis.
Elisabetta Franchi etichettata come “schiavista”
Elisabetta Franchi viene etichettata come “schiavista”, si parla addirittura di Medioevo. A nulla serve la rettifica della creatrice di moda che sul suo profilo scrive: “Come ho sottolineato, avere una famiglia è un sacrosanto diritto. Chi riesce a conciliare famiglia e carriera, è comunque sottoposta a enormi sacrifici, esattamente come quelli che ho dovuto fare io!.“
ll riferimento è alla decisione di tornare a lavoro a distanza di due soli giorni da quello del parto cesareo, ma il polverone non si placa.
Sono moltissimi quelli che la bacchettano. Una follower le fa notare: “No, e te lo dico da imprenditrice, anche se è la tua azienda e paghi tu i dipendenti sei tenuta a rispettare le leggi dello Stato”.
Leggi che, ovviamente la Franchi, imprenditrice non di primo pelo, avrà comunque considerato e rispettato fino al limite esigibile.
O forse no…
Il Tweet in difesa della Franchi di Sonia Bruganelli
Sonia Bruganelli però si schiera dalla sua parte. Su Twitter cinguetta: “Il modo di #elisabettafranchi di esprimere la sua politica aziendale non sarà sicuramente stato gradevole ma ricordo che è la SUA azienda, che paga LEI i suoi dipendenti e credo sia libera di assumere CHI REPUTA PIÙ OPPORTUNO. E adesso scatenatevi pure con la vostra demagogia”.
Elisabetta Franchi condannata alla fine dal giudice di Bologna come azienda antisindacale
“Inviare contestazioni disciplinari a chi non ha lavorato perché ha aderito a uno sciopero indetto contro gli straordinari è una condotta illegittima e antisindacale”.
Lo ha stabilito il giudice del Lavoro di Bologna, accogliendo parzialmente un ricorso della Filcams-Cgil contro l’azienda Betty Blue, della stilista.
La decisione del giudice riguarda lettere inviate il 23 e 25 novembre 2021 e l’8 aprile 2022 a lavoratori e lavoratrici che avevano partecipato a scioperi sindacali (come in loro pieno diritto).
Non cessa quindi la polemica… Vedremo nei prossimi giorni la risposta della Franchi, al centro del gossip anche per una presunta amicizia “molto stretta” con Tomaso trussardi, ex di Michelle Hunziker.