Arrivano le vacanze, finalmente. Ma voi ce l’avete la valigia perfetta? Ecco le 10 cose indispensabili da portare con sè.
E finalmente arrivano le sospirate vacanze, dopo un anno dedicato allo studio, al lavoro e alla famiglia è tempo di riprendersi il proprio tempo. Riposarsi, divertirsi, mare o montagna, lo sport qualche hobby da coltivare ma non dimenticate di oziare un po’… Sdraiati al fresco a leggere un buon libro o semplicemente a godersi un panorama.
Preparare la valigia non è affatto un’impresa facile specie se si deve essere più essenziali come quando s’intraprende un viaggio in aereo o in treno.
Ecco una lista di cose essenziali da non dimenticare assolutamente.
1. Costume da bagno e cuffia nell’evenienza ci sia una piscina pubblica in cui è sempre obbligatoria;
2. Un cappello;
3. Crema solare e crema idratante doposole;
4. Telo mare, in commercio ce ne sono in microfibra sottili e salvaspazio. In tal caso portarne più di uno non sarà un problema;
5. Ciabatte o infradito;
6. Un piccolo kit di medicamento e qualche farmaco consigliato dal proprio medico;
7. Un paio di scarpe comode e un paio di scarpe casual o eleganti a seconda delle esigenze o dei gusti personali;
8. Abbigliamento metà sportivo e metà elegante (e intimo ovviamente);
9. Una giacca impermeabile che possa riparare dal vento o dalla pioggia per escursioni ecc.;
10. Un piccolo set da cucito completo di forbicina.
Solo dopo aver messo queste cose in valigia, potete sbizzarrirvi con tutto il resto, spazio permettendo naturalmente.
Noi Donne siamo solite portare quante più scarpe, sandali, borse e bigiotteria possibile, gli abbinamenti ci piacciono molto e soprattutto in vacanza curare un di più il look non è così faticoso. Gli Uomini sono senza dubbio più pratici ma poi abbondano con dispositivi elettronici e/o attrezzatura sportiva ed ecco che per fortuna siamo pari.
Bene direi che ci siamo, per tutti quelli che iniziano ora e per quelli che devono attendere ancora un po’, buone vacanze, sempre tanto attese e quasi sempre meritate!
Articolo scritto da Maria Luisa Ventrello