Se avessi un’ora tutta per te in cui fare pausa dal tuo mestiere di mamma, cosa faresti? No, la risposta non è scontata.
E niente ragazze, oggi voglio condividere con voi, mamme, amiche, confidenti virtuali, una domanda esistenziale: se aveste un’ora libera da tutto e tutti, un’ora solo ed esclusivamente per voi in cui dimenticarvi totalmente del vostro mestiere di mamma, qual è il piccolo lusso che vi concedereste? Sembra una domanda banale ma vi spiego perché non lo è.
Quando non si è mamme si hanno più o meno quotidianamente dei momenti tutti per sè, piccoli o grandi che siano; a volte anche delle giornate o dei weekend in cui fare solo quello che ci va davvero di fare. Poi le cose cambiano: arriva una famiglia, un figlio, due, tre come nel mio caso ed ecco che quei momenti si fanno sempre più rari e sempre più preziosi.
Si passano giornate che corrono veloci, arrivando a sera quasi senza accorgersene tra la casa, il lavoro, i figli soprattutto, con le giornate passano le settimane e i mesi e tu vedi i tuoi figli crescere e te invecchiare, spesso accorgendoti delle stagioni che cambiano solo perché – cavolo – c’è da fare il cambio degli armadi, oddio tre mesi senza scuola come farò, mamma mia è Natale un’altra volta, dove cavolo ho infilato le calze della befana e poi la gita a scuola e l’uovo di pasqua e mamma ti ho detto che io quelle scarpe no, non le voglio e porca miseria quel progetto lo dovevo consegnare ieri e mi sono completamente dimenticata, e caro quegli scatoloni sono da portare in cantina da circa… Boh, due settimane, due anni forse. E in tutto questo io? Io dove sono? Ma soprattutto, io cosa voglio?
Ecco, la domanda “banale” che mi è stata fatta ieri è: se tu avessi un’ora tutta per te cosa faresti? E io non ho saputo rispondere. O meglio, ho risposto che guarderei un film con le mie bimbe, che preparerei uno dei miei dolci bruciacchiati con loro, che mi porterei avanti con il lavoro. Ma mi hanno detto che non va bene, perché qui ci sono sempre altre cose di mezzo, figli, senso del dovere e che devo scegliere qualcosa che sia un piccolo “premio” per quello che faccio quotidianamente, qualcosa che mi renda felice. Ci penso da ieri, ma ancora non lo so, perché qualsiasi cosa mi venga in mente ha a che fare con i mille ruoli che ho e mai con la vera me stessa, quella capace di pensare senza sovrastrutture e senza sensi di colpa per il non fatto.
Ho pensato al parrucchiere, ma no, non è una cosa che mi rilassa o mi rende felice. Idem per il farmi delle belle unghie o un massaggio, sono tutte cose che hanno molto a che fare con il corpo e l’aspetto esteriore e invece io ho fortemente bisogno di prendermi cura di distaccarmi da questo e prendermi cura della mia mente. Per questo motivo non penso nemmeno allo shopping, anche se sembra strano. Cos’è che posso fare PER ME in quell’ora per me che in certi giorni bramo più di qualsiasi altra cosa e che in realtà non saprei come diavolo riempire? Ho chiuso gli occhi e mi sono immaginata sola. Ci sono io completamente struccata, i capelli raccolti in una crocchia improvvisata, una maglietta in cotone e sneakers comodissime. Sono distesa su un prato con gli occhiali da sole, non sento rumori se non quelli della natura e i profumi sono quelli delicati delle margherite, delle fresie, della lavanda che richiama il ronzio delle api. Mi addormento dolcemente e mi risveglio con la pelle calda.
Ecco, questo vorrei, a costo di mettere la sveglia dopo mezz’ora e tornare di corsa come Cenerentola alla mia quotidianità. Ma in quel momento, sotto uno dei primi soli caldi della mia terra, ci siamo solo io, un tepore che scalda il corpo e l’anima e la mia canzone preferita. Il mondo può aspettare, anche quello di una mamma.