Le blogger non lavorano, lo so, pensate questo. E sono sempre in vacanza. Sì, vabbè. Ora ve la spiego la mia vacanza tipo.
“Che lavoro fai?”.
“La blogger”.
“No, dicevo che LAVORO”.
Normalità per chi, come me, ha deciso di fare del blogging il suo lavoro, da passione che era inizialmente. Però noi blogger lo sappiamo, il nostro è considerato dai più un semplice hobby, per quanto chi sa farlo bene si porti a casa un discreto stipendio. Ecco perchè quando decido di andare in vacanza divento davvero una donna snaturata agli occhi di parenti e “amici”.
Mi sono presa una settimana di pausa, o almeno avrei voluto farlo. Ho caricato in macchina tre bambine, pochi vestiti, tutto ciò che serve per loro e siamo partite per otto ore di viaggio in auto, verso un meraviglioso posto di mare che in questo periodo dell’anno è ancor più meraviglioso perché ancora non ci sono turisti.
Bello eh lasciarsi tutto e tutti alle spalle, pensare solo a soddisfare le esigenze delle tue bimbe che alle sette di sera crollano e staccare il telefono che usi per lavoro (ma anche quello personale tanto che ciao amore siamo, tanto le mie bambine sono con me). Bellissimo. Ma dai, su, almeno il pc portiamolo, che magari la sera quando loro dormono ho voglia di scrivere qualcosa, tanto pesa solo 700 grammi, che sarà mai.
Questo l’epilogo della mia prima vera VACANZA da quattro anni a questa parte.
Posto una foto delle mie gambe al sole e mi dicono “lavorare no eh?” e io inizio a sentirmi in colpa. Poi arriva la prima mail: “ti ricordi, vero, che mercoledì devi pubblicare il post per x?”.
“Come no, guarda, lo stavo giusto scrivendo” e via chilometri per trovare un wifi (a pagamento, ovviamente).
Poi sei lì, con il pc davanti e dai una sbirciatina ai social. Tutte le tue colleghe sono super attive e tu ormai hai consegnato le bambine agli animatori e poi dai, questa notizia è proprio adatta alle mie lettrici, mi ciao amore vorrà massimo un quarto d’ora.
Due ore e quattro articoli dopo, ti vengono i sensi di colpa perché non rispondi da tre giorni a messaggi ed email di lavoro; d’altra parte nell’oggetto di molte di queste c’è scritta la parola “urgente”, potrebbe cadere il mondo se non lo facessi (o forse no, ma sempre urgenti sono).
Ok, i social di questo cliente non stanno andando bene, tanto che ciao amore sono programmo qualche post accattivante e una mini-campagna. Per fortuna c’ho messo solo dieci minuti e ho tutto il tempo per godermi ancora un pò di sole.
Però cavolo, se mi portassi avanti per quel progetto lunedì potrei ricominciare con meno pressione la settimana, anche perché nella stessa settimana ciao amore sono gita della figlia grande, colloqui della figlia media, la figlia piccola già tossisce e si ammalerà e poi, dulcis in fundo, il capitolato di casa nuova lo dovrò andare a vedere no, se voglio andarci ad abitare?
Ok, per fortuna una settimana è quasi passata e finalmente lunedì potrò tornare alla routine… Senza il sole che mi tenta. Bella e senza pensieri la vita delle blogger, avete proprio ragione. Colleghe, scateniamo una rivoluzione… Magari scappando tutte alle Maldive con pc al seguito!