Ho saputo che una mia amica è incinta di nuovo e mi è venuto da piangere per lei. No, non per l’essere incinta in sé, perché aspettare un figlio è sempre un dono magnifico, ma perché questa ragazza è sempre stata una delle più belle e curate che conosco, finché non ha deciso di mettere su famiglia. Da allora in poi, il baratro.
Sì lo so, la bellezza non è tutto nella vita, ma non venitemi a dire che non conta; o meglio: non conta tanto la bellezza, che quella non è che puoi deciderla tu alla nascita (purtroppo), ma il tenersi in maniera decorosa o meglio ancora prendersi cura di sé è fondamentale. Specialmente per una mamma, perché a volte il tempo impiegato per una maschera, una spalmatina di crema rassodante, un filo di trucco o una mezz’ora di esercizio fisico è tutto ciò che una mamma si concede non in funzione del suo pargoletto e fa bene al fisico, ma soprattuto all’umore.
Allora, le mamme che nel post gravidanza si lasciano completamente andare di solito argomentano così la loro SCELTA, perché di scelta si tratta: “eh, ma questo mi sveglia trenta volte la notte. Eh ma io allatto, sai. Eh, ma il tempo per scegliere i vestiti beata te che lo trovi, io sono sempre dietro a cacca e imbrattamento da pappine verdognole. Eh, ma che vuoi, il da fare è tanto. Ecc, ecc., ecc.”. Di solito tutto ciò anche in presenza di UN SOLO FIGLIO.
Ora, io ho molte lacune, sia come mamma che come donna, ma una cosa l’ho sempre pensata, fin da quando mi rifiutavo di andare a scuola in tuta e scarpe da ginnastica alle elementari: l’aspetto conta, la cura verso l’aspetto conta, perché spesso rispecchia il rispetto che hai per te stessa.
In gravidanza ho visto non solo il mio corpo cambiare drasticamente, ma soprattutto nel post parto mi sono trovata a dover fare i conti con le lancette di un orologio i cui minuti sembravano sempre troppo corti. Le notti erano diventate un incubo e le giornate avevano ritmi così serrati che nessun lavoro mi aveva mai fatto provare. Immaginate anche che dopo soli quattro mesi dal parto sono tornate di nuovo le nausee grazie alla seconda – inaspettata – gravidanza. E che tre anni dopo è ricominciato tutto da capo, ripetendo ogni volta con una bimba che diventava sorella maggiore, ma che in realtà era un’altra bimba (appunto) da accudire giorno e notte.
Bene, lo sapete come ho combattuto i giorni in cui credevo davvero di non farcela più? A suon di rossetto rosso (sì, in red lipstick I trust, sempre!). Ma anche lasciando le bimbe a guardare un cartone la sera mentre io mi concedo un bagno rilassante e profumato. Li ho combattuti con completi intimi in pizzo nero e tubini aderenti, con camminate ad orari improbabili non appena riesco a lasciare le bimbe a qualcuno o portando con me le bimbe dal parrucchiere o dall’estetista quando mi vedo un cesso; insomma, li ho combattuti con la voglia di non lasciarmi mai andare, nè mentalmente nè tantomeno fisicamente. Perché amare il proprio fisico e il proprio aspetto, qualunque esso sia, è fondamentale per volersi bene e una donna che si vuole bene è anche una mamma migliore.
Pensateci, quando dite di non avere tempo: quanto tempo in più vi occorre per abbinare un bel jeans e una bella camicetta anziché infagottarvi in abiti informi? Quanti istanti togliete a vostro figlio per una passata di blush e rossetto? Quanto è impegnativo riuscire ad abbinare le mutande al reggiseno?
Pensateci, perché spesso il non avere tempo è solo una scusa per lasciarsi andare ad una vita che tra qualche anno, se non prima, vi troverà insoddisfatte e rancorose. Pensateci. Perchè molte volte voi il tempo lo avreste pure, ma preferite crogiolarvi nei comodi panni di chi non deve dimostrare più niente a nessuno, nemmeno a se stesse.