Julia Roberts si fa fotografare “al naturale” e come lei tante vip demonizzano il ritocchino; ma siamo sicure che siano del tutto al naturale?
E’ notizia di pochi giorni fa: Julia Roberts si mostra senza trucco su instagram, definendosi totalmente “naturale”, perché lei, al contrario di molte colleghe, ha detto no al lifting.
La Roberts ha dichiarato che preferisce perdere qualche ruolo, ma non ricorrere al bisturi e negare come fanno molte attrici americane e nostrane. Ogni riferimento a colleghe con connotati deformati (si veda alla voce Uma Thurman, Renée Zellweger, Catherine Zeta Jones o tante altre che ostinatamente negano ciò che si legge benissimo sul volto).
La Roberts, 47 anni, ribadisce fermamente a You Magazine la sua decisione di non passare dal chirurgo plastico, tappa praticamente forzata per le attrici sopra i 35, perché vuole invecchiare secondo natura.
Ok, ma qualcosa non torna. Perché la Roberts – così come a suo tempo la nostra Virna Lisi – o attrici e vip come Sophie Marceau, Monica Bellucci, Nicole Kidman, Madonna, Meg Ryan ecc. (tanto per fare qualche nome) tutte cinquantenni e tutte pronte a ribadire la loro avversione verso il chirurgo plastico, dimostrano meno anni di me che ne ho 35? merito di madre natura? Di diete o terapie miracolose? Di creme milionarie? No, il segreto è un altro e non prevede l’uso del bisturi, per cui tecnicamente queste star hanno ragione: per loro niente chirurgia estetica, ma sicuramente un ricorso costante ed invisibile alla medicina estetica.
Siamo ancora abituate a pensare a chi fa ricorso al ritocchino come una donna (o un uomo) dalla faccia piallata e gli zigomi gonfi, ma non è così: la medicina estetica ben fatta garantisce infatti risultati molto naturali e discreti, rallentando semplicemente il naturale processo di invecchiamento cutaneo attraverso varie sostanze iniettabili, che arrivano là dove una semplice crema non arriverà MAI.
La medicina estetica, al contrario della chirurgia, non fa ricorso al bisturi e si avvale di sostanze già presenti in natura e stabilizzate (acido yaluronico, tossina botulinica), che una volta iniettate dal medico estetico permettono di ottenere lineamenti più distesi e rilassati, o di riempire le rughe e i volumi svuotati tipici di una donna matura. Da qualche tempo sul mercato si sono poi affacciati gli skinbooster, mix di sostanze iniettabili che permettono il progressivo ringiovanimento cutaneo, fermando e talvolta riportando indietro le lancette dell’orologio.Tutto ciò non è fantasia, né tantomeno frutto di un miracolo, ma della ricerca che aziende come Galderma portano avanti per garantire prodotti ben tollerati dall’epidermide e fornire uno standard ai medici che li utilizzano: “Speriamo di sfatare i pregiudizi e dare a più persone la possibilità di prendere una decisione informata”, dice Anne-Sophie Copin, responsabile del settore Skin Rejuvenation Aesthetics & Corrective della Galderma, che lo scorso maggio ha presentato il progetto Poofirl, la cui testimonial è l’attrice Sharon Stone. Sharon non ha mai negato il ricorso a trattamenti estetici per mantenersi giovane e fresca più a lungo e con questo progetto, che significa “Proof in Real Life” sta dimostrando come ogni donna dovrebbe seriamente considerare il ricorso periodico al “ritocchino”.
Insomma, tornando a noi, Julia Roberts sostiene la sua naturalezza e noi le crediamo: perché naturalezza non significa non ricorrere a trattamenti estetici, ma farlo senza ricorrere al bisturi e soprattutto senza eccessi: credetemi, chi fa buon uso di questi trattamenti (sempre più donne dal 2013 in poi) ha semplicemente un aspetto più rilassato e soprattutto, facendolo con costanza (in genere, si parla di una frequenza di circa 4/6 mesi per filer e skinbooster), non spende milioni in creme che promettono effetti miracolosi impossibili da mantenere.
Se ne ho fatto o ne faccio uso? Questo ve lo svelerò nella puntata seguente:)