Ottavo mese, ci siamo quasi! Ecco come è facile sentirsi e perchè dobbiamo permettere ai nostri uomini di partecipare attivamente a questo meraviglioso percorso
C’è una gran differenza tra come vive la gravidanza una mamma al primo figlio e su come la vive una mamma al quarto. Ripeto, questo bimbo, come tutte le altre, è un dono, ma al contrario delle altre volte vorrei che la gravidanza non finisse mai.
Sarà che so che non avrò altri figli, sarà che non sono sicura di avere tutte le energie necessarie per accudire un neonato, sarà che un maschietto non me lo aspettavo proprio, sarà che semplicemente ogni gravidanza è diversa, ma questo ottavo mese un pò di ansia me l’ha portata. L’ho stemperata prendendomi del tempo, soprattutto al matina, per farmi coccolare dalla mia Pagnotta, tant’è che ho chiesto al preside di poterla fare entrare più tardi all’asilo (e ho un preside fantastico, che non ha fatto problemi).
Tra meno di un mese terrò in braccia il mio bambino e nonostante anche questo sarà per forza di cose un parto cesareo mio marito sarà lì con me ad assistere alla sua nascita e potrà tenerlo in braccio mentre io verrò ricucita a dovere (a chi mi chiedeva perchè ho scelto una clinica privata e non un ospedale pubblico, beh, questo è uno dei motivi principali).
Durante le altre gravidanze a quest’ora avevo abbondantemente preparato la valigia per l’ospedale, stavolta no.
Durante le altre gravidanze ad un mese dalla scadenza ero abbondantemente in maternità, stavolta lavoro come una pazza e ho impegni programmati ad ore di distanza da casa fino a dieci giorni prima.
Durante le altre gravidanze il pancione dell’ottavo mese era un ingombro, ora solo un dolcissimo peso che non vorrei mai dover abbandonare.
Durante le altre gravidanze non vedevo l’ora di partorire, conoscere il suo visetto, vestirlo, portarlo a spasso nel passeggino nuovo. Stavolta di passeggini nuovi ne ho quattro, di vestitini per lui circa il triplo (tutto “merito” del mio lavoro, ovviamente, ma riesco a malapena a rendermi conto di essere incinta e lo faccio solo perchè lui me lo ricorda con piacevolissimi calci sul fegato.
Detto ciò, durante questo mese la pancia è cresciuta tanto e Gregorio anche, durante l’ultima eco pesava già due chili e quindi si prevede nascerà sui tre. Il consiglio del Dott. Marziali, il ginecologo che mi segue e mi farà partorire, visto che i miei bimbi nascono sempre piccolini (ma non per questo meno sani) è stato quello di mangiare molte proteine (carne, pesce, legumi) e continuare a prediligere alimenti ricchi di potassio e magnesio (banane, fragole, finocchi, insalata a foglia verde, ma anche acque specifiche come la Donat Mg, di cui vi ho parlato recentemente) visto il problema dei crampi ai piedi che ormai non mi abbandona neanche durante il giorno. I carboirati, al contrario di ciò che si può pensare, più che alla crescita del piccolo servono alla crescita delle nostre cosce;)
Il problema relativo al ferro e all’emoglobina bassa lo abbiamo risolto con l’integrazione di Ferrograd e Lactoferrina (sono passata da 9 a 13 in un paio di mesi), mentre per la Vitamina D le belle giornate di sole stanno facendo il resto e in effetti mi sento molto meno spossata di alcuni mesi fa. Non per questo non crollo esausta la sera o anche dopo aver fatto solo qualche scalino (belle eh le foto in cima al Duomo di Milano, ma in pratica mi serviva la bomboletta di ossigeno!).
Detto tutto ciò, sto cercando anche, non so con quali forze, di continuare a “fare la moglie”, ovvero di non essere solo un peso per mio marito ma anche una piacevole compagna di viaggio metaforico e reale. Abbiamo viaggiato tanto sia per lavoro che per piacere in questo mese, portandoci dietro ora una figlia, ora un’altra e a parte la stanchezza e gli sbalzi d’umore (ma sono gli ormoni, si sa..) non credo possa lamentarsi e neanche io: lui è premuroso, mi fa i massaggi ai piedi anche in piena notte, mi accompagna ovunque perchè ha paura che mi stanchi, tenta anche di fare abbinamenti per le bambine per la mattina, mi compra le cose che amo mangiare e cucina quando mi vede più stanca. Insomma, lo ribadisco: la gravidanza è un percorso a due e spesso i nostri uomini non ci sono vicini solo perchè siamo a noi a considerarlo come un dono esclusivo.
Ci vediamo il mese prossimo, con un bimbo in più!